ATTENTI AL SICA...RIO | ANTONIO SANTARPIA, PUPILLO DI MISTER LATERZA
13 giugno 2021, minuto 81 di una sfida storica, da dentro o fuori, di quelle che ti tolgono il sonno per una settimana e possono cambiarti la vita. Aniello Boccia, peraltro un ex azzurrostellato, galoppa sulla fascia destra prima di pennellare un traversone al bacio incornato in rete con freddezza e cinismo assoluti. Esattamente 20 minuti dopo il proprio ingresso in campo al posto di Diaby. È il gol che solleva il Taranto dall'incubo della serie D nel quale era ripiombato solo quattro anni prima. È l'atto d'amore più autentico concesso in un biennio al popolo rossoblù e viene elargito nella gara decisiva disputata a Venosa contro il Lavello, sconfitto 3-2 al termine di una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi che consegna agli jonici un nuovo pass per il calcio professionistico. Il legame tra Antonio Santarpia, classe 2000 oggi al Martina, e Taranto è ormai relegato alla storia con tutte le sue passioni ed il suo romanticismo. Ma per l'attaccante di Castellammare di Stabia è stato il primo vero trampolino di lancio a 21 anni nemmeno compiuti.
La sua storia parte da Benevento, dove svolge tutta la trafila nel settore giovanile fino a debuttare nel 2017 in Primavera, nella quale milita per altre due stagioni. A tenerlo a battesimo è inizialmente Giovanni Ignoffo, poi due tecnici che coi giovani hanno sempre avuto molta dimestichezza: Nicola Romaniello e Pasquale Bovienzo. Tra i suoi compagni di squadra si distinguono un ex azzurrostellato come Giovanni Volpicelli e un jolly di centrocampo che oggi è punto fermo del Sorrento in C, Marco Cuccurullo. Senza dimenticare un play dotato di esperienza e qualità come Alessio Donnarumma o Fabiano Parisi, che i sanniti non ebbero l'intuito di valorizzare favorendo il blitz dell'Avellino che poi gli avrebbe aperto le porte della serie A. Nell'estate del 2019 la Cavese lo prende per la propria Primavera, ma non gli regalerà mai il palcoscenico della C. Poco male perché ad accorgersi di lui è Francesco Montervino, sicuro di portare a Taranto un giovanotto dal talento puro. La soddisfazione del debutto tra i professionisti arriverà comunque il 4 settembre del 2021, quando Giuseppe Laterza gli concede uno spezzone di partita nel blitz jonico a Campobasso. E quasi due mesi più tardi il suo primo gol in campionato completerà la rimonta ai danni della Fidelis Andria, battuta 2-1 allo "Iacovone". Santarpia, proprio come nella precedente stagione trionfale, viene utilizzato perlopiù nel suo ruolo naturale di esterno sinistro d'attacco. Non è sempre titolare, ma fornisce un apporto più che dignitoso. Chiuso non senza malinconia il rapporto col Taranto, la sua avventura col Monterosi in C durerà giusto il tempo di ambientarsi in una realtà per lui sconosciuta: la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro è il primo vero tackle rabbioso sulla sua carriera piena di sogni e di sacrifici. E segna anche l'addio al professionismo, oltre a condizionare l'annata successiva all'Aglianese dove con Ciccio Baiano, il tecnico dei toscani, proprio non riesce a legare.
E infatti nella finestra di mercato invernale si trasferirà a Prato dove indovinate chi c'è ad attenderlo? Proprio il trainer azzurrostellato Raffaele Novelli, il quale inizia a utilizzarlo anche da esterno destro nel tridente oltre che da terminale offensivo, prima che una sconfitta dolorosa a Ravenna ne sancisca l'esonero a metà gennaio. Torna a nuova vita a Palma Campania grazie a Teore Grimaldi, il suo mentore di sempre insieme a Laterza, con cui raggiunge il suo record di gol stagionali, ben 11 in 30 presenze da esterno offensivo o da punta centrale nel 3-5-2. Si sa che certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano, ed è così che l'attaccante stabiese e Laterza riescono a riabbracciarsi a Martina Franca, nonostante i corteggiamenti di Reggina e Scafatese. In nove apparizioni da esterno mancino del tridente nel 4-3-3 (come a Taranto), Santarpia ha già messo a segno due centri con Virtus Francavilla e Pompei. Quello coi pugliesi decisivo, perché ha consentito agli itriani di portare via un punto pesante dalla Nuovarredo Arena. Santarpia ha ritrovato il suo primo padre calcistico in un momento chiave che potrebbe rappresentare la svolta tanto attesa della sua carriera. Il sogno continua.
Stefano Sica - paganesemania.it


Commenti