ATTENTI AL SICA...RIO

ATTENTI AL SICA...RIO | VINCENZO CORVINO, PILASTRO IRRINUNCIABILE DEL FASANO

La sua versatilità è a prova di bomba. Vincenzo Corvino, classe 1991, è mai come oggi un pilastro irrinunciabile di questo Fasano che con ogni probabilità dovrà affidare a lui ogni chance di risalita in classifica dopo il ventilato addio di Barranco in direzione Reggio Calabria. Già quattro reti in 14 presenze, capitano inossidabile, l'attaccante leccese ha già dimostrato di potersi disimpegnare in ogni ruolo offensivo nel 3-4-1-2 di mister Padalino. Punta da oltre 100 gol in serie D con quasi 15 anni di carriera, la sua storia nasce nel Gallipoli, quando i giallorossi disputano il loro ultimo campionato in B. 

Si fa notare in Primavera e viene subito ingaggiato dal Nardò: a 20 anni il suo esordio in D è coi fiocchi perché va in gol nel 3-1 casalingo col Gaeta. Si trasferisce a Brindisi nel mercato invernale e si conferma come un attaccante dal discreto fiuto del gol, chiudendo la stagione con nove centri. Torna a Nardò e in granata vive un vero e proprio anno di grazia, forse il migliore del suo percorso professionale: totalizza 13 gol in 29 presenze e lo fa per giunta in una squadra che raggiunge la salvezza per il rotto della cuffia.

Passaggi successivi per Monopoli (dove è compagno di squadra dell'ex azzurrostellato Nicholas Bensaja), Chieti e ancora Nardò, quindi il primo matrimonio col Fasano nel 2018, dove avviene la sua consacrazione. In due stagioni mette a segno 21 reti e diventa un punto di riferimento dell'attacco azzurro, facendosi amare dalla piazza per i suoi colpi. Passa al Taranto e per lui è un autentico salto di qualità, ma la cattiva sorte si accanisce vigliaccamente costringendolo ai box per la rottura del legamento crociato del ginocchio. Rientra solo a marzo nella spedizione vittoriosa di Sorrento ma il malanno che lo affligge lo accompagnerà fino a giugno con una serie di infortuni a catena. In estate torna a Fasano per una questione di cuore, come rivela lui stesso. E lo fa in grande stile: in due annate timbra 28 realizzazioni, riprendendosi il proprio destino in mano, come se gli affanni dell'epoca tarantina non fossero mai esistiti. Lo chiama l'ambizioso Campobasso, che attorno al suo talento vuole costruire il gruppo che poi tornerà in C. In rossoblù inizia come un rullo compressore (tre gol) e non sfigura, ma il richiamo della Puglia è più forte e in inverno sposa la causa del Casarano, con una media gol che alla fine, però, non si rivelerà esaltante. Fatto sta che trova il tempo di punire per la prima volta in carriera la Paganese nel 2-0 rossoazzurro al "Capozza" nel marzo del 2024. 

La Pistoiese è tra quei club che a luglio lo corteggia in maniera serrata e riesce a farlo suo, prima che le parti decidano improvvisamente di dirsi addio dopo poche settimane. Cosicché si materializza l'abbraccio-ter col Fasano. E sarà un'altra stagione da favola in una città che ormai lo ha adottato. 15 reti in 30 partite inducono la società azzurra a fargli firmare un contratto pluriennale, che lui celebra così: "Coi tifosi c'è un rapporto speciale e con la città il legame è troppo forte. Questa firma è il momento più bello della mia carriera. Indossare la fascia di capitano del Fasano per me è un onore, ora il mio obiettivo è solo quello di portare questa squadra in C, poi posso pure smettere". Parole d'amore che narrano di bandiere che esistono ancora. Corvino, finora, non ha mai avuto la possibilità di misurarsi tra i professionisti, ma le sue soddisfazioni se l'è tolte. E a 34 anni suonati, fare gol per lui è ancora un mestiere redditizio che lo eleva tra gli attaccanti più prolifici di sempre del girone H.

Stefano Sica - paganesemania.it

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