
NEL RICORDO DI ANGELO MAMMÌ: UN MITO FERMATOSI A PAGANI!
Venticinque anni senza Angelo Mammi'. Ci lasciò, prematuramente, il 17 settembre del 2000! Quanto calcio puro, quanti insegnamenti e quanti rimproveri si sono persi i suoi allievi. Sarebbero state perle di saggezze che ogni calciatore avrebbe dovuto custodire come un regalo. Lui amava plasmare i giovani secondo il suo credo di calcio: senza compromessi, senza sotterfugi, senza inganni ma attraverso il duro lavoro, unica regola. Persona tutta d'un pezzo, caparbia e testardo nella più classica tradizione dei calabresi, essendo nativo di Reggio Calabria.
Ho avuto modo di conoscerlo, non da calciatore ero troppo piccolo, ma da allenatore della Paganese per tre stagioni e mezza. Era la mia Paganese, annata1984-85, quella dei vari Pagliarulo, Scotti, Ammendola, Cocciari, Russo, Sapio ma soprattutto del mitico Mammì che, per noi adolescenti di Pagani dell'epoca, era come il Gigi Riva per i cagliaritani. Rieccheggiava di leggenda il suo gol alla Juventus, quando militò in serie A, con il Catanzaro che affondò la vecchia signora in quel 30 gennaio 1972, mandando in visibilio il “Ceravolo”. Quel Catanzaro che aveva portato in serie A, il 27 giugno 1971, grazie ad un suo colpo di testa nello spareggio al San Paolo di Napoli, contro il favorito Bari.
Arrivò a Pagani a 30 anni, dove poi mise le radici, nella stagione 1973-74, in serie D, indossando la casacca azzurra per 89 volte realizzando 41 reti, in tre stagioni. La prima rete con la Paganese, 4 novembre '73, giunse nel derby con l'Angri al vecchio “Del Forno” aprendo la strada al 3-0 finale. A fine stagione si contano 14 reti formando con Mazzeo (17 reti) una coppia micidiale che valse, però, solo il terzo posto. Nella stagione 1974-75 va a segno ben 13 volte e quarto posto finale ma ormai il tempo per il grande salto in serie C era maturo. A 33 anni e con infortuni che minano la stagione, Angelo Mammì riesce nell'impresa di portare la Paganese nel grande calcio. L'avevano previsto i tifosi che scrissero su un muro in zona S.Chiara: “ Con la testa di Mammì Paganese in serie C ”. Era la sua specialità nonostante la sua statura non da corazziere, ma agiva d'astuzia, di mestiere, da vero bomber. La stagione 1975-76 si aprì nel nuovo stadio Comunale, l'attuale Marcello Torre, inaugurato dal primo gol di Mammì nel 3-1 finale contro il Nola. L'altro gol da copertina che spaccò la stagione fu quello che realizzò ad Avezzano (0-1), compagine che contese il campionato alla Paganese, che diede una vittoria fondamentale agli azzurri di mister Leonardi. L'11 aprile 1976, nella sfida con la Sessana terminata 3-0, Mammì realizzò una doppietta, furono gli ultimi con la Paganese. L'ultima perla, non fu un gol, ma un delizioso assist per Guido Angelozzi, attuale direttore sportivo del Cagliari, che realizzò il gol promozione contro l'Avezzano il 23 maggio 1976. Una data scolpita nella storia per la prima promozione in serie C della Paganese.
Mammì non ne fece parte della rosa 76-77 in serie C eppure, vista l'anemia in fase offensiva in quella stagione, forse avrebbe fatto comodo a mister Rambone, nonostante i 34 anni, anche perchè Tombolato, giunto con squilli di tromba, fallì la stagione.
Angelo Mammì un mito fermatosi a Pagani.
Peppe Nocera - paganesemania.it
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