10-0: NUMERI E ANEDDOTI

10-0: NUMERI, ANEDDOTI E CURIOSITA' DI PAGANESE-BARI

Il "Torre" scoperto e gli ombrelli sequestrati, le assenze, l'esordio e la fuga. Questo e tanto altro in 10-0, la rubrica "semiseria" di #Paganesemania, che vi racconta così #PaganeseBari

DIECI (più uno) mesi trascorsi dalla chiusura del settore Distinti per problemi alla copertura. Era il 9 ottobre scorso quando nel corso di un sopralluogo, i tecnici dell'ARU in vista delle Universiadi riscontrarono l'inidoneità della copertura. Dall'avere due settori coperti (forse) al non poter disporne neppure di uno, in una giornata piovosa e che ha scoraggiato gli sportivi non tifosi ad accorrere al Torre. Dalla chiusura dei Distinti sono trascorsi undici mesi, due amministrazioni, tante promesse... meglio fermarci qua!

NOVE il minuto esatto nel secondo tempo in cui un caro amico, lo stesso ritornato al Torre (clicca qui) contro l'Avellino, abbandona la Curva. Le intenzioni iniziali erano ottime ma poi l'abbondante pioggia e la scelta di non procurarsi un ombrello ("e ch re? È un oggetto che non uso, figurati se lo porto al campo") lo inducono a lasciare il Torre prima del fischio finale. Abbiamo trovato il colpevole della sconfitta: da buon scaramantici queste cose non le tolleriamo!

OTTO alla prodezza di Mirco Antenucci, arrivato in doppia cifra con la zampata del Torre, e ora a -2 dal bomber della Reggina Corazza (che segnò nella stessa porta alla Paganese). Per l'ex Spal si tratta del terzo gol contro gli azzurrostellati, compresa la doppietta in Coppa Italia.

SETTE i mesi trascorsi dall'ultima sconfitta interna della Paganese. Era il 7 aprile quando il Rieti sbancò il Torre, l'anno scorso terra di conquista per quasi tutte le squadre, e condannò gli azzurrostellati almeno a disputare i playout. Da quel momento in poi sono arrivate sei vittorie (tre l'anno scorso e tre quest'anno) oltre a tre pareggi che avevano reso di nuovo lo stadio di casa un fortino. Ad inizio dicembre arriveranno Catanzaro e Catania in rapida successione per provare a non perdere il trend positivo.

SEI i successi ottenuti dal Bari con l'avvento di Vivarini in panchina, per un filotto di dieci risultati utili consecutivi che consente ai biancorossi di proseguire la rincorsa alla Reggina

CINQUE le gare senza vittoria della Paganese nell'ultimo periodo che hanno aperto di fatto la primi crisi stagionale. L'ultima gioia risale al derby con l'Avellino di oltre un mese fa. Da allora un solo punto ottenuto con la Vibonese e quattro sconfitte con Teramo, Picerno, Ternana e Bari.

QUATTRO gli ombrelli 'sequestrati' dagli steward all'ingresso del settore Tribuna su precisa indicazione dei Carabinieri. Bisognava impedire l'ingresso allo stadio della 'pericolosa' arma del delitto, ma poi tra chi spezzava la punta di ferro, chi la spacciava per legno di colore cromato o chi 'forzava' il blocco, ad inizio gara ne restavano soltanto 4 appesi al cancello principale... E poi nel settore ospiti sono entrate comunque un paio di bombe. Tutto regolare.

TRE le occasioni limpide costruite dal Bari in 90 minuti: il colpo di testa di Antenucci nel primo tempo, il tentato pallonetto di Simeri ed la bordata di Schiavone al quale ha poi fatto seguito la rete dello stesso attaccante molisano. Dopo lo 0-1, Neglia e Ferrari hanno provato a chiudere la sfida senza creare troppi grattacapi a Baiocco

DUE le assenze contemporanee in attacco (Calil e Diop nel riscaldamento) che condizionano ancor di più le scelte di Erra nel reparto avanzato. Alberti (lo scorso anno solo 3 da titolare a Pagani), Musso (proveniente dalla D) e il baby Guadagni (classe 2001) rendono la coperta corta anche in termini di esperienza.

UNO il gettone di presenza da titolare per Giuseppe Guadagni. L'intoppo muscolare di Diop nel riscaldamento scombussola i piani di Erra che decide di regalare al classe 2001 la prima maglia da titolare tra i Pro. A nemmeno 18 anni, che compirà martedì prossimo.

ZERO gol segnati dalla Paganese nelle ultime tre partite, con la squadra azzurrostellata che nel mese di novembre ancora deve sbloccarsi. Dal Picerno in poi, i giocatori di Erra non hanno più trovato la strada del gol, smarrita nel match interno con la Vibonese in cui segnarono due difensori.

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