
ATTENTI AL SICA...RIO | VINCENZO BARONE, IL BOMBER DELL'ACERRANA
La sua esperienza l'ha portato un po' ovunque dopo i primi passi mossi nel settore giovanile del Napoli. Vincenzo Barone è uno di quegli attaccanti definibili di categoria, il modello tipico dell'usato sicuro che in D ha trovato continuità e rendimento, al netto di una dimensione consolidata da oltre 10 anni. All'epoca fu l'Arzanese dei fratelli Serrao e del ds Costagliola a credere nelle sue potenzialità. Una fiducia ripagata ad appena vent'anni con sei centri in una squadra in difficoltà e successivamente retrocessa in Eccellenza.
L'Acerrana, in cerca di una stagione meno tribolata rispetto a quella appena trascorsa, ha puntato sulle sue indiscusse abilità per rinforzare un reparto offensivo che lo scorso anno ha denunciato poca qualità e fiato corto. Del resto Barone, 30 anni lo scorso febbraio, è il classico attaccante atipico, una prima punta prestata all'occorrenza anche ad altri compiti gravosi. Agli ordini di Stefano Liquidato, che nel suo 3-5-2 lo sta utilizzando in coppia con l'ex azzurrostellato Talamo, ha già timbrato due reti su rigore garantendo due punti pesanti ai suoi. Ma in carriera, l'attaccante napoletano ha agito un po' in tutte le posizioni, come terminale offensivo in un tridente e anche da esterno sinistro. In entrambi i casi ispirazione ed istinto del gol (11 l'ultimo campionato tra Termoli e FC Francavilla) non hanno mai tradito.
Avrebbe meritato certamente di più dal destino Barone, uno dei pezzi pregiati transitati in passato per il ritiro estivo dell'Equipe Campania: un lungo infortunio lo ha penalizzato durante la sua permanenza alla Gelbison, quando i cilentani puntavano senza mezze misure al ritorno tra i professionisti. Sfortunata fu pure la sua esperienza al Taranto nell'unica annata disputata in C. In quel caso, forse, non ci fu voglia di aspettare da parte del club di fronte alle difficoltà iniziali del giocatore. Quasi tre anni fa l'ultima rete rifilata alla Paganese con la maglia dell'Angri sul neutro di Vallo della Lucania prima del pari di Cusumano. Quella stagione il centravanti partenopeo la finì in bellezza aprendo le marcature nel 3-0 grigiorosso al Pomezia che significò salvezza al termine della sfida play-out. Emozioni che Barone non vuole smettere di vivere.
Stefano Sica - paganesemania.it
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