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DOPO TRE QUARTI DEL GIRONE D'ANDATA NOVELLI HA DATO UN'IMPRONTA DEFINITA AL SUO 11. IN ATTESA DEL MERCATO INVERNALE ANTICIPATI GLI ADDII CON ODIANOSE E DE FEO.

Domenica si scenderà in campo per l'undicesima giornata e dunque il campionato ha espresso già più della metà del percorso del girone d'andata. La Paganese del duo tecnico Novelli-Bocchetti, sino ad ora, è andata oltre le più rosee aspettative sia per qualità della rosa costruita, sia per i risultati che ne sono conseguiti. In queste prime dieci giornate ha ottenuto sei vittorie, due pareggi e due sconfitte realizzando dodici reti e subendone sette. Stessi numeri dell'Heraclea, appaiata a quota venti, che espugnò il Torre alla seconda giornata con gli azzurri che subirono la seconda sconfitta la domenica successiva ad Andria. Da quei due immeritati passi falsi è iniziata una striscia di sette risultati utili consecutivi culminata nella vittoria al fotofinish con il Manfredonia e domenica è pronta a misurarsi nella tana del Martina Franca. Proprio in trasferta De Nova e compagni hanno costruito la metà dei punti conquistati con tre vittorie (Nardò Francavilla e Pompei) pareggiando una sola gara a Barletta. Ha affrontato, dunque, già alcuni banchi di prova che fanno ben sperare anche per la sfida del Tursi, dove gli azzurri sono pronti a far valere le proprie qualità.

Queste prime dieci giornate hanno evidenziato come il tecnico Novelli, sin dal ritiro, ha avuto ben chiara in testa la formazione titolare, l'undici su cui puntare che solo in rare occasioni e per forza maggiore, vedi infortuni, ha modificato. Ricordiamo l'inserimento di Giordano, ottima sorpresa, in luogo di Piga o di Figureas centrale in luogo di De Nova spostato a sinistra in quel di Andria. Minime variazioni in attacco: in attesa del transfer di Arganaraz, ad inizio stagione si è puntato su Odianose poi l'arrivo di Negro e il reclutamento dell'argentino ha declassato nelle gerarchie Odianose. Una formazione ermetica con qualche variazione come il doppio attaccante, in corso d'opera, come nei finali di gara di Barletta e con il Manfredonia, ma sempre con un undici congelato e poche speranze per le alternative. Una scelta che sarebbe potuta essere deleteria per un gruppo, se non coeso e capace di mettersi a disposizione del tecnico o che avrebbe potuto creare malumori per coloro che hanno meno spazio. Ma nulla di tutto ciò con Novelli che sta gestendo tale situazioni e che sicuramente avrà definito in partenza ‘diritti e doveri’ dei suoi ragazzi che al momento, tranne un paio di defezioni, hanno risposto alla grande. 

In tale contesto s'inseriscono cos  gli addii di Odianose alla Pistoiese e soprattutto di De Feo alla Gelbison, che avevano altri progetti e speravano in un minutaggio superiore. Discutibile la partenza di De Feo. Un calciatore che, oltre ad avere il senso di appartenenza innato alla Stella, avrebbe fatto comodo in ogni reparto per la sua versatilità. Non sappiamo però le dinamiche interne e quindi rispettiamo la scelta. 

Intanto siamo ad un mese dall'apertura del mercato di dicembre e sicuramente, come in tutte le altre società si stanno facendo valutazioni dopo tre quarti del girone d'andata andato in archivio. Le scelte dipenderanno molto da come ci si arriverà alla finestra di mercato invernale, in quale posizione ci si ritroverà. Semmai facendo esperienza da quello della passata stagione, quando si sprecò una grande occasione per tentare di ridurre il gap tecnico dalle varie Gelbison e Guidonia e fare un mercato degno della posizione raggiunta, per tentare di giocarsi la promozione sino alla fine ma che non produsse neanche la qualificazione ai play-off. Ma c'è ancora un pò di tempo, prima di pensare al mercato in modo concreto, anche se l'esperienza di Bocchetti gli avrà fatto già prendere contatti con elementi che potrebbero salutare le società di appartenenza per continuare la stagione a Pagani per tentare di alimentare eventualmente un sogno.Intanto bisogna pensare ora esclusivamente al Martina Franca dove gli azzurri dovranno continuare a giocare con spensieratezza, con la testa sgombra, di chi non ha niente da perdere e liberi di far sognare il popolo azzurrostellato. 

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