IL MOVIOLONE

IL MOVIOLONE: PRESTAZIONE MEDIOCRE DELL'ARBITRO CHE GRAZIA IDDA E ZERBO, E NON SOLO

06.10.2016 18:01

Meglio non parlarne. Nella sala stampa del Marcello Torre rieccheggia questa risposta da parte di entrambi i tecnici dinanzi alla richiesta dei giornalisti di commentare l'operato dell'arbitro Paride De Angeli di Abbiategrasso. Una prestazione mediocre da parte del direttore di gara lombardo che lascia scontente entrambe le compagini le quali, ad essere sinceri, hanno offerto uno spettacolo desolante e mediocre almeno quanto la prestazione del fischietto di giornata. Nessun errore grossolano ma tante piccole sbavature nella conduzione di gara. Al termine dei 90' si annotano 7 ammonizioni ed un'espulsione a cui va aggiunto l'allontanamento del vice di Grassadonia Luca Fusco. Parlare di arbitri non è mai facile, è mia intenzione farlo con onestà intellettuale, spogliandomi dei panni di tifoso, cercando di fare un'analisi obiettiva dei vari episodi che non deve indispettire. 
Partiamo dai provvedimenti che più hanno teoricamente penalizzato in campo la squadra azzurrostellata. Al minuto 85 il direttore di gara espelle Pestrin: il mediano azzurro, tradito dalla scarsa lucidità degli ultimi minuti, commette un fallo da tergo su Nzola che gli costa il doppio giallo; decisione giusta così come giusta era stata la prima ammonizione che gli era stata inferta per un fallo tattico al 34' del primo tempo dopo che l'arbitro lo aveva già richiamato per due falli commessi in precedenza. La decisione dell'arbitro va condivisa. Giusto anche l'allontanamento al 68' di Luca Fusco per proteste. In verità l'ex capitano azzurro protesta giustamente per il mancato giallo a Prezioso, ma suo malgrado era stato invitato ad accomodarsi in panchina già nel primo tempo dopo pochi minuti di gioco. Qualche tifoso ha sottolineato come la panchina della Paganese è apparsa molto nervosa durante la gara. Che il tecnico ed il suo vice siano un po' indisciplinati, non lo scopriamo certamente oggi. Il mister ha anche ragione quando ad un tratto si gira verso i suoi in panchina ed esclama "un arbitro così non l'ho mai visto". Siamo d'accordo col mister ma dobbiamo anche ammettere che passa 85 dei 90' sulla linea perimetrale del campo e che, suo malgrado, il regolamento non lo consente e non ci si deve meravigliare se un arbitro pignolo nell'applicare il regolamento lo faccia accomodare fuori. 
Proprio per onestà intellettuale dobbiamo dire che manca qualche rosso in questa partita. Il primo doveva essere inferto certamente ai danni di Idda che solo nel primo tempo è autore di almeno tre falli passibili di provvedimento disciplinare ma viene ammonito solo al 19' della prima frazione quando falcia Deli lanciato a rete. A lui l'arbitro concede l'impunità per tutta la gara. Stesso discorso per il numero 21 Abruzzese che al 20' del primo tempo si disinteressa totalmente del pallone e colpisce Cicerelli con una manata in faccia: la condotta del difensore pugliese meritava il cartellino rosso mentre De Angeli non è dello stesso avviso e si limita ad accordare un calcio di punizione qualificando come negligente una condotta in realtà violenta. Rischiano molto anche Marruocco e Zerbo. L'estremo difensore azzurrostellato a pochi minuti dal termine, nel tentativo di rilanciare velocemente il pallone in avanti, come nel suo stile, apre l'alettone e colpisce al volto l'attaccante di colore Nzola che per fortuna non accentua, come spesso si vede la domenica sui terreni di gioco. Discorso diverso per Zerbo, la cui gara avrebbe potuto avere altra sorte. Al 63', appena entrato, si rende autore di un intervento duro su Galdean che gli costa l'ammonizione. Due minuti più tardi, nel tentativo di procurarsi un calcio di punizione dal limite dell'area, simula platealmente ma l'arbitro lo grazia e gli dà la possibilità di sbloccare la gara e di portare gli azzurrostellati in vantaggio. Corretti gli altri provvedimenti disciplinari. Capitolo a parte per l'ammonizione di Deli. De Angeli probabilmente non avrà ripassato le nuove regole. Ammonisce il numero 10 azzurro al minuto 92 per un fallo di mano: il furetto azzurro interrompe un tentativo di lancio lungo della difesa pugliese. E' opportuno chiarire che, con le modifiche apportate al regolamento, la volontarietà e la platealità non sono più parametri da considerare ai fini dell'ammonizione, che invece è dovuta nelle ipotesi in cui si interrompe una importante occasione offensiva. Insomma una prestazione imbarazzante da dimenticare per De Angeli che, dopo un anno di inattività per serissimi problemi di salute, ha sicuramente vinto la sua partita lasciando un messaggio ad ognuno di noi: quello di non arrendersi mai. E non deve arrendersi questa Paganese che, con 7 punti in 7 gare, si lecca le ferite per i punti persi in corso d'opera. Domenica c'è un'altra occasione per riscattarci. AVANTI!!!

Daniele Ferrara
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