ATTENTI AL SICA...RIO

ATTENTI AL SICA...RIO | SANTORO, ICONA DEL GRAVINA E BESTIA NERA DELLA PAGANESE

Dove c'è Gravina, c'è casa. Potrebbe bastare questo slogan per raccontare il legame speciale che unisce Domenico Santoro al club murgiano. Sono quegli amori dai classici giri immensi che poi ritornano. Irriducibili e passionali. Proprio a Gravina, l'attaccante di S. Giovanni Rotondo ha trovato la sua consacrazione nel biennio 2018-2020 con 28 gol realizzati in 55 presenze. Oggi è arrivato a griffarne 57 imponendosi come il miglior cannoniere di tutta la storia gialloblù. A bocce ferme, la Paganese avrebbe validi motivi per temerlo: nella stagione 2023-24, su 11 centri complessivi il bomber pugliese andò due volte in rete contro gli azzurrostellati. La prima al "Vicino", siglando il raddoppio murgiano prima dell'incredibile ribaltone della squadra di Massimo Agovino. La seconda al "Torre", quando la sua realizzazione aprì la goleada ospite (2-5). Era una Paganese che viveva una fase di transizione dopo la separazione dallo stesso Agovino e l'attesa per l'investitura di Antonio Quaglietta.

Se poi torniamo un po' più indietro agli anni del Monopoli, come dimenticare il sigillo del 3-0 rifilato a fine 2020 agli azzurrostellati di Alessandro Erra al "Torre"? Una autentica disfatta per la Paganese che segnò anche il declino del tecnico salernitano, esonerato nel gennaio successivo. Peraltro, e sta qui la stravaganza, quel gol fu l'unico siglato tra i professionisti in una annata per lui assai altalenante. Già, perché Santoro, che la C l'ha visitata esclusivamente in quella stagione coi biancoverdi, il meglio di sé lo ha dato in D, facendosi notare dal Gravina dopo un discreto campionato con l'Olympia Agnonese che aveva riscattato quello precedente, più anonimo, a Vasto. Sono stati anni in cui Santoro si è fatto le ossa per meritarsi il palcoscenico più succulento e competitivo del girone H. E a Gravina ha raggiunto la sua maturazione completa nonché una simbiosi inattaccabile con tutto l'ambiente. Non prima però di essersi tolto la soddisfazione di vincere il campionato col Brindisi nel 2023 (portando un contributo di cinque gol in 25 presenze) e di andarci vicino col Bitonto soltanto l'anno precedente. Non bastò una autentica tempesta di reti (15 in 36 apparizioni) tra cui quella segnata al Fasano che regalò ai neroverdi la finale play-off poi persa col FC Francavilla (vendetta che Santoro ha consumato a freddo decidendo quasi due mesi fa la sfida del "Fittipaldi"). 

Nel 3-5-2 di Nicola Ragno, la punta foggiana si sta disimpegnando al fianco dello spagnolo emergente Molina. 30 anni, la convinzione di poter vivere un'altra annata da protagonista e il sogno, magari, di riprendersi il professionismo in una fase della sua carriera che ha finalmente coniugato talento, maturità ed esperienza. Santoro è pronto a stupire ancora.

Stefano Sica - paganesemania.it

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