LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA | UNA VITTORIA NEL RICORDO DI VINCENZO

Un derby vissuto con diversi stati d'animo: dalla commozione, alla gioia, dalle lacrime all'esaltazione nel ricordo di Vincenzo.

Cuore, grinta, vittoria, lacrime, emozioni e commozione. In queste sei parole è racchiuso il tredicesimo derby della storia tra Paganese e Sarnese. Lacrime emozioni e commozione quelle versate e vissute nella Curva Nord dove è stato ricordato Vincenzo, prematuramente scomparso in settimana, con la partecipazione della società anche ai funerali, e proseguito nei primi minuti della gara con cori che sono arrivati sin lassù dove Vincenzo ha sicuramente avvertito i brividi, che ha regalato il Marcello Torre con quell'intenso e interminabile applauso. La vittoria è stata ovviamente dedicata a lui, come ha sottolineato e ricordato in sala stampa, prima Novelli e poi Di Biagio visibilmente provati da questa vicenda che ha colpito la squadra che ci teneva ad onorare Vincenzo con una grande prestazione.

Nella prima mezz'ora la Paganese ha letteralmente accerchiato la Sarnese, inerme dinanzi alla spinta di capitan De Nova e compagni che ha impresso, con un micidiale uno-due, con un marchio a fuoco la strada della vittoria. La fucilata di Costanzo, al quarto gol stagionale, insediatosi alle spalle di Facundo Marquez a quota cinque e il terzo gol di Labriola, centrocampista con il vizio del gol, hanno indirizzato la gara sui giusti binari. Come avevo detto nella presentazione era una gara difficile, per la qualità dell'avversario, nonostante stesse attraversando un delicato momento di risultati, e così è stato. E' bastata una giocata di Rajkovic ad infilare i centrali difensivi azzurri non proprio irreprensibili per accendere la spia rossa e mantenere in allerta la Paganese.

Questa squadra sta però gara dopo gara assumendo le sembianze serafiche del suo allenatore, che predica calma, non facendosi turbare neanche dalla disastrosa direzione arbitrale del signor Pica di Roma 1 che ne imbrocca poche sotto lo sguardo attento dell'osservatore Braschi, ex fischietto di serie A. Così come Di Biagio che parte in sordina poi recupera e chiude una partita in crescendo, sotto lo sguardo amorevole ma critico di papà Gigi di Biagio e della mamma.

Questa Paganese piace. Diverte, attacca, sa cosa fare in campo anche se a volte esce dal contesto ed ha pause che Novelli, come ha detto in sala stampa, deve correggere. Oggi ha vinto il cuore della Paganese contro la Sarnese grandi firme e budget superiore. Ora il calendario ci porta in Puglia e precisamente a Barletta. Ma ai biancorossi pensiamo nel fine settimana, ora godiamoci quest'altra vittoria che consolida la Paganese al quarto posto, a meno quattro, dalla capolista Fasano che domenica sarà ospite proprio dalla Sarnese e chissà che sia a Barletta che a Sarno i pronostici vengano ribaltati.   

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