LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA
Ora sono decisamente preoccupato. Non bisogna attendere il terzo indizio, perché fallire mercoledì sera anche contro l’Ischia sarebbe un suicidio dopo Cosenza e Melfi, per capire che la Paganese è in caduta libera.
Attese come la soluzione di tutti i problemi, le sfide con le pari grado, si stanno rivelando un incubo.
Nelle cinque sfide salvezze, Cosenza, Melfi, Ischia, Barletta e Savoia, erano e sono tutt’ora riposte le speranze salvezza della Paganese che però se continua di questo passo mette davvero i brividi aprendo nuovi scenari anche nei bassi fondi della classifica.
Per ora sono arrivati dai primi due scontri-salvezza un solo punto e tante incertezze.
A Melfi è andata in scena la brutta copia della gara con il Cosenza ed è tutto dire.
Chi sia attendeva la reazione, chi pensava come il sottoscritto che quella con i calabresi fosse stata solo una partita storta s’è dovuto ricredere. Ora ho paura.
Quel sentimento che Sottil aveva chiesto ai suoi ragazzi di esorcizzare con prestazioni coraggiose e sbarazzine non lo vedo. La squadra alle chiamate del tecnico non riesce più rispondere e questo è preoccupante aldilà dell’impoverimento della rosa.
Questa volta il tecnico piemontese, nel rimodellamento della “nuova“ Paganese non sta incidendo emotivamente inculcando il suo credo e la squadra sembra praticamente appiattita ed è necessario trovare nuove soluzione per modificare una situazione che è sull’orlo del precipizio.
Le altre dietro corrono e fanno punti. Ormai l’Aversa non fa più notizia con la sua quarta vittoria consecutiva e le altre, Cosenza e Savoia battono addirittura formazioni che lottano pe i play-off come Matera e Foggia. Questo è un dato allarmante.
Ormai la spia rossa dopo Melfi è accesa e solo una vittoria contro gli ex Maurizi e Mennella, che è tornato a difesa dei pali isolani parando anche un rigore a Russotto ieri contro il Catanzaro, farebbe modificare quella spia ad arancione. A “Chi l’ha visto” in settimana si cercherà chi far segnare in questa Paganese che ha smarrito ormai da più di un mese la via del gol, uno nelle ultime cinque gare e se non si segna non si vince anche se non si gioca ma ora sarebbe chiedere troppo a questa Paganese.
Contro l’Ischia è gara senza appello se si fallisce quel timore, già insito nella squadra che vede sfuggirsi dalle mani quel bottino conquistato in precedenza, si certifica e sarebbe un grande passo indietro.
La Paganese deve sbloccarsi e mercoledì sera, serve solo tanta volontà e determinazione senza pensare che sia facile, come pensavamo con Cosenza e Melfi.
L’Ischia venderà cara la pelle come tutte, ormai le giornate alla fine diminuiscono ed i punti sono pesanti ma ci vuole una Paganese decisamente diversa per avere la meglio sui gialloblù. Forza ragazzi!
© Paganesemania - Riproduzione riservata
Commenti