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LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA | LA STRANEZZA E BELLEZZA DEL CALCIO

“Continua la crisi della Paganese, acuita dalla terza sconfitta consecutiva, dopo la gara senza storia di Gravina con Orefice, nota dolente, che ha lasciato la squadra in dieci per tre quarti di partita. Salgono così a sei le giornate senza vittorie!”

Questo sarebbe stato l'attacco dell'articolo sino al minuto 33 del secondo tempo in cui capitan Faiello, che nelle ultime gare sembrava avesse smarrito il bandolo della matassa, si trovava al momento giusto al posto giusto e con un gran pallonetto stile Sinner impreziosiva la sua incursione in area e uccellava Vlasceanu riaprendo il match. Da quel momento salgono in cattedra gli azzurrostellati, riscrivendo la storia di questo primo inedito Gravina - Paganese trasformandolo in un'impresa epica con rimonta in dieci uomini. 

Il calcio è strano e perciò è bello! Nessuno, neanche il più incallito e devoto tifoso della Paganese, sino al 78esimo, avrebbe scommesso un centesimo sul capovolgimento di una partita chiusa che aveva messo in evidenza il momento buio che sta attraversando Orefice. Dalla traversa ad Agropoli contro la Gelbison è cambiato il suo campionato. La dea bendata gli ha voltato le spalle cambiando la storia di quella partita e di quelle con Rotonda e Casarano con i due rigori falliti. Ora speriamo in un solo turno di stop gli possa far azzerare tutto e ritornare a brillare come ad inizio stagione 

Una partita che ha confermato ancora le difficoltà del reparto arretrato, che continua a soffrire sul gioco aereo avversario in area, leggi gol subiti con Andria, mezzo con la Palmese, Casarano e Gravina. Una partita che però ha dimostrato anche come questa squadra ha dei valori importanti. Se va sotto trova sempre il guizzo, la tenacia per riaprirla. Recupera con il Gallipoli, la stava ribaltando con il Rotonda e l'aveva fatto con l'Andria e poteva farlo con il Casarano e s'è ripetuta ieri. 

Ma il calcio è strano! Alzi la mano chi, compreso il sottoscritto, non avrebbe crocefisso Orefice, messo in discussione il tecnico Agovino, detto di tutto di più su una sconfitta che non avrebbe salvato nessuno. La critica e l'opinione comune aveva i fucili spianati verso coloro che hanno ribaltato il Gravina, con il loro ingresso, dopo che tutti invocavano l'undici che aveva fatto stropicciare gli occhi nelle prime giornate. Faiello, Sorgente e Iannone si son ripresi la Paganese e tutti noi siam saliti, felicemente, sul carro del vincitore. Il calcio è strano! 

Peppe Nocera - paganesemania.it  

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