ATTENTI AL SICA...RIO

ATTENTI AL SICA...RIO | FOCUS SU ANTONIO CROCE

Chissà come sarebbe andata se l'Inter avesse creduto un po' più in lui. Capocannoniere alla Viareggio Cup nel 2005 con i nerazzurri, il cielo toccato con un dito dopo essersi fatto le ossa con la Vis Pesaro in C1. E, combinazione, la panchina col Napoli nel match di ritorno al "Benelli" rappresentò per lui l'ultimo contatto con i marchigiani prima di spiccare il volo ed avere il privilegio di allenarsi con mostri sacri come Zanetti, Materazzi o Vieri. Non sempre i sogni si avverano, ma Antonio Croce di strada ne ha fatta nella sua carriera ultraventennale e le sue soddisfazioni se l'è prese a mani basse, arrivando a diventare uno degli attaccanti più ambiti in C e sicuramente un lusso per la D. Qualcuno giura che pure il Napoli, appena uscito tramortito dallo spareggio del "Partenio", ci avesse fatto un pensierino. Poi la spuntò la Fermana ma proprio in quel periodo il destino lo fece incrociare con un brutto incidente stradale costringendolo ad affrancarsi dal calcio per due stagioni. Tutto questo a vent'anni, quando dovresti solo inseguire le tue ambizioni, divertirti e goderti la vita. Croce, insomma, è uno che certe asperità dell'esistenza le ha conosciute, ma ha saputo riscattarsi.

Non a caso il curriculum dell'attaccante foggiano, classe '89, parla di 60 gol messi a segno tra serie C unica e Seconda Divisione, e di un centinaio in D. Almeno quattro le tappe fondamentali in Seconda Divisione: Carpenedolo, parentesi che ne rilanciò la convinzione di tornare ad essere un calciatore a tutti gli effetti, Villacidrese, Celano (prima volta in doppia cifra ma ciò non evitò la retrocessione agli abruzzesi) e Melfi, dove Dino Bitetto contribuì notevolmente alla sua consacrazione calcistica. Quindi la promozione tra i professionisti (tramite ripescaggio) col Monopoli agli ordini di un altro suo mentore come Francesco Passiatore (oggi ad Enna) e la successiva annata da urlo coi biancoverdi con 11 reti in 33 presenze al netto di una doppietta nella doppia sfida play-out vinta con l'Ischia. Ad Altamura non ha fatto in tempo a partecipare alla storica promozione coi murgiani, pur lasciando il segno in termini di gol e prestazioni, alla Gelbison fu giustamente presentato come colpo assoluto del mercato per tentare l'immediato ritorno in C. Missione fallita ma non per lui che timbrò il cartellino 15 volte in 24 apparizioni alzando decisamente la media personale raggiunta precedentemente a Francavilla. Proprio col bomber pugliese, i lucani hanno vissuto gli ultimi momenti di gloria vincendo tre anni fa i play-off del girone H. E per questo lo hanno richiamato all'ovile, come anello di congiunzione tra un passato prestigioso e un futuro, si spera, vincente. Per ora sono già due i gol (decisivi nel 3-2 al Manfredonia) con un assist garantiti in quattro gare. Mister Cosimo Zangia lo sta utilizzando nel 3-5-2 in coppia con Mattia De Marco. 36 anni e non sentirli, il calcio ha restituito a Croce buona parte di ciò che avrebbe meritato.

Stefano Sica - paganesemania.it

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