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TRAPANI CONFERMA: "PAGANESE IN VENDITA AD 1 EURO E PAGO IO I DEBITI"

Era lecito attendersi dei passi in avanti e, dal punto di vista della chiarezza, ne sono stati fatti. Dalla tanto attesa conferenza di ieri sera è emersa la volontà del patron Trapani di non voler più continuare. La causa maggiore, come da lui stesso specificato, risiede in una mancanza di stimoli, provocata dall’inaspettata ed ancora dolorosissima retrocessione in serie D. Un boccone amaro che, a quasi due mesi dalla disfatta, il presidente non riesce proprio a mandare giù. Non una chiusura netta, tuttavia. L’attuale patron liguorino ha prospettato delle sliding doors. 

Tirando le somme della lunga conferenza, alla quale hanno partecipato anche il sindaco De Prisco ed il presidente onorario Calabrese, ci sono due ipotesi al vaglio: congedo o permanenza. La prima ipotesi è che qualche investitore, locale o non, decida di rilevare interamente le quote della Paganese al costo simbolico di un euro. Fin qui la vera novità, che forse frenava tanti imprenditori, risiede nelle rassicurazioni riguardanti le pendenze che la società ha con l’Agenzia delle Entrate. Infatti Trapani ha garantito che il debito sarà pagato dall’attuale dirigenza, quindi un’eventuale nuova proprietà dovrebbe solamente preoccuparsi di iscrivere la squadra entro il 15 luglio e di costruire una rosa all’altezza della categoria.

Viene però difficile pensare che in 10 giorni possa avvenire un passaggio di società, ragion per cui questa ipotesi è quasi da scartare a priori. Di questo ne sono consapevoli anche Trapani ed il sindaco De Prisco, i quali hanno quindi deciso di premere soprattutto sull’altra ipotesi. In particolar modo Trapani è stato sincero con la città, rimarcando il fatto che in tanti anni mai nessun imprenditore locale abbia contribuito con i fatti alla causa azzurrostellata. Ora lui è senza stimoli e solamente una «serie D a vincere», parole sue, potrebbe farglieli ritornare. Ecco che congiuntamente società e amministrazione chiedono aiuto a chi ne avesse la possibilità, in modo tale da racimolare una cifra entro il 12 luglio (deadline indicata dal primo cittadino) che garantisca al club azzurrostellato la possibilità di iscriversi in serie D

In caso contrario la Paganese non fallirà, in ottemperanza alla promessa fatta da Trapani anni fa, ma ripartirà dalle categorie inferiori. E alla guida ci sarà ancora lui. Gerardo De Prisco - La Città

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