10-0: NUMERI, ANEDDOTI E CURIOSITA' DI FONDI-PAGANESE
La veggenza del "tifoso", l'accoglienza del Fondi, l'altalena di Marruocco, la sfida delle trasferte. Questo e tanto altro in 10-0, la rubrica "semiseria" di #paganesemania, che vi racconta così #FondiPaganese
DIECI alle doti di veggenza del nostro amico e collaboratore Alberto Maria Cesarano, tornato in trasferta a Fondi al seguito della Paganese. Al momento della punizione battuta da Tiscione, con termini meno ortodossi di quelli che siamo qui a riportarvi, ha chiaramente dato del presuntuoso all'attaccante esterno dell'Unicusano, reo di volerci provare direttamente da quella punizione. Un tempismo perfetto.
NOVE all'accoglienza riservata dall'Area Comunicazione dell'Unicusano Fondi ai nostri due inviati al "Purificato". Non solo ha permesso loro di spostarsi dal lato del settore ospiti a causa di una visuale non perfetta - per usare un eufemismo - nel settore della tribuna riservato allo stampa, ma li ha anche rifocillati a fine gara. Prima delle interviste di rito, infatti, i nostri due impavidi inviati hanno provato a buttar giù l'amarezza con patatine e bibite di ogni genere. Ma ieri nemmeno tutte le San Carlo del mondo e litri di Coca Cola frizzantissima avrebbero potuto alleviare la delusione.
OTTO almeno gli autovelox segnalati dal navigatore sulla strada che da Capua porta a Fondi. Un continuo "beep" a movimentare il viaggio d'andata e a rendere meno noioso il viaggio di ritorno. Perchè non puoi distrarti lì, memori anche dell'ultima volta nel Lazio, l'anno scorso a Rieti contro la Lupa Castelli Romani. Oltre a tanta acqua e a una sconfitta inaspettata, anche una multa salatissima recapitata qualche settimana più tardi. 'Nda scurdat, quando fa male ancora di più.
SETTE i minuti prima del triplice fischio in cui un gruppetto di tifosi si è avvicinato all'uscita, rinunciando a vedere le ultime azioni della gara (che poi alla fine non ci sono state). Soltanto un componente ha obiettato ma non tanto perchè "si resta fino alla fine", tanto non c'era più nulla da vedere. Quanto perchè voleva ritardare il rientro a casa (evidentemente non gli interessava nulla neppure del derby di Milano) per non doversi sorbire pure gli sfottò della moglie e l'immancabile "che sei andato a fare?". Da applausi!
SEI i punti in trasferta conquistati dalla Paganese, frutto delle due vittorie con Messina e Catanzaro che avevano illuso gli azzurrostellati dopo un inizio critico. Poi sono arrivate solo sconfitte, tutte subite in rimonta: Cosenza, Catania e Fondi. Non è possibile passare in vantaggio fuori casa e farsi riprendere sistematicamente, in circostanze sempre "particolari".
CINQUE all'incredibile altalena che sta vivendo in questo campionato Vincenzo Marruocco. Il portiere della Paganese passa da un eccesso all'altro con troppa rapidità, ora anche nella stessa partita. Era accaduto col Foggia (incertezza sul gol di Sarno, miracolo sul rigore), l'ha ripetuto anche a Fondi. Il numero uno azzurrostellato ha tenuto il risultato aperto allo scadere con un prodigioso doppio intervento su Tiscione, ma poi probabilmente ha avuto compassione del numero 7 della formazione di casa e gli ha fatto assaporare la gioia del gol con una punizione da oltre 35 metri. Sorpreso e affondato.
QUATTRO alla visuale del campo dalla tribuna centrale dello stadio "Domenico Purificato" di Fondi. Già di per sè la dislocazione dei settori è alquanto particolare nell'impianto pontino (spogliatoi alle spalle della curva di casa, settore ospiti , ma poi dalla tribuna, che dovrebbe essere il settore più confortevole, il rettangolo verde si vede praticamente schiacciato.
TRE gli allenatori del Fondi. Oltre a mister Sandro Pochesci e al suo vice che hanno seguito la gara con grande enfasi, arrivando ad un risultato importante, lo staff tecnico può avvalersi di un fidato collaboratore sistemato sul lato opposto alle panchine. Un ignoto personaggio ha infatti preso posto nel gabbiotto riservato alle tv che spunta a strapiombo sul settore ospiti e per l'intera durata del match ha incitato i giocatori di casa, in particolare Calderini. "Dai Elio, forza Elio" le parole più pronunciate da questo signore che evidentemente è in sintonia con Pochesci il quale a fine gara ha detto che lui pretende di più da Calderini ed è il giocatore che sprona maggiormente. Abbiamo capito: il signore in questione o era un mental coach oppure lo sdoppiamento di Pochesci, altrimenti non si spiega.
DUE i minuti in cui dura il vantaggio della Paganese. Meno di 120" passando dalla rete di Celiento all'autogol di Dicuonzo: un lasso di tempo addirittura più veloce della rimonta subita a Catania, quando fra il gol di Reginaldo e il pari degli etnei trascorsero poco più di tre minuti. La speranza di riuscire a portare a casa un risultato positivo è durata pochissimo, la gioia del vantaggio è stata effimera perchè dilapidata dalle solite disattenzioni ma anche dalla solita sfortuna.
UNO il gol tra i professionisti di Marzio Celiento che, dopo averne messi a segno 84 in nove stagioni fra Serie D, Promozione ed Eccellenza (ma gli operatori di mercato/osservatori/scouting e compagnia bella esattamente cosa guardano?), si sblocca a 27 anni in Lega Pro. Gli bastano sei minuti alla seconda gara da titolare per realizzare il primo gol con la Paganese. Una gioia a metà perchè a conti fatti è una rete che non produce punti.
ZERO le vittorie in trasferta di PaganeseMania. Vale sempre il motto "non ci crediamo, ma succede sempre" e anche ieri abbiamo portato una sfiga pazzesca agli azzurrostellati. La storia non è cambiata, riscrivendo anche le leggi della matematica, in particolare la proprietà commutativa. Stavolta pur cambiando gli addendi (gli elementi inviati a Fondi) il risultato è stato sempre lo stesso: zero punti. Per restare in scia con Matera e Andria, solo per citare quelle di quest'anno. Tranquilli, già sappiamo cosa fare.
Danilo Sorrentino
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