L'ARCHIVIO RACCONTA

L'ARCHIVIO RACCONTA: TROMBINI, QUELLA RETE NEL '69

03.11.2014 12:10

Quello di domenica, nell’inusuale orario delle 12.30, sarà il derby numero 35 della storia tra queste due società. Ci recheremo al "Giraud", così denominato lo stadio di Torre Annunziata, in memoria di Alfredo Giraud, dal 1981, vice presidente dei biancoscudati ai tempi della finalissima dello scudetto perso nella doppia sfida con il Genoa nella stagione 1923-’24, nonché padre di tre calciatori del Savoia: Raffaelino, Michelino e Giovannino Giraud.
Il Savoia è tra le più antiche, se non la più antica, società campana e non solo, essendo stata fondata nel 1908, e la Paganese fu ospite dei bianchi per la prima volta nel campionato di Promozione 1951-’52. Il Savoia allora non si chiamava così ma Torrese. Un cambio di denominazione che avvenne al termine della seconda guerra mondiale per ragioni storico-politiche, il vecchio vessillo biancoscudato rievocava scomode analogie con la monarchia sabauda, malvista da una città dalle ideologie diametralmente opposte.
Quel campionato 1951-’52 doveva aprirsi da calendario proprio con Torrese-Paganese, una gara che però non si svolse mai, in quanto la società di casa non aveva pagato il fitto del campo "Formisano", dove all’epoca giocavano i bianchi, così gli azzurri del tecnico ungherese Imre Payer ebbero la partita vinta a tavolino.
Affrontiamo la Torrese per altre due stagioni poi dal campionato di Promozione 1955-’56 ritorna la storica denominazione U.S. Savoia, che gioca al “Bellucci” di Pompei e la Paganese il 20 novembre 1955 lo espugna 1-2. Sono quattro le vittorie in casa savoiarda sino alla stagione 2005-’06 data che ha segnato l’ultimo doppio confronto e dopo quella del ’55 arrivò quella della stagione 1967-’68, ancora 1-2, sul neutro di Avellino.
Il Savoia ebbe il campo squalificato per l’invasione nella precedente gara interna con la Maddalonese, che lo fece terminare secondo alle spalle del Matera. Nella stagione successiva, sempre in serie D, la Paganese vince anche a Torre Annunziata, il 16 marzo 1969, grazie ad un a rete di Trombini, nella foto. Una vittoria particolare sia perché è l’ultima in casa dei bianchi ma anche perché la realizzò un attaccante, Trombini, che ebbe vita breve alla Paganese.
Una sola stagione nel ’68-’69: arrivato con squilli di tromba, è il caso di dire, collezionò 20 presenze a partire dalla nona giornata ad Angri e 6 reti in un lasso di tempo ristretto. Il primo lo realizzò alla sedicesima giornata a Nicastro 1-1 poi gli altri cinque dalla venticinquesima alla trentaduesima: dopo il blitz con il Savoia, risultò decisivo anche la domenica successiva nel derby con l’Angri, 1-0, a secco nella ventottesima di nuovo in rete dopo sette giorni nel 2-0 alla Juve Stabia poi quelli che non portarono punti nelle trasferte di Castrovillari e Terzigno entrambe chiuse sul 2-1 per i padroni di casa.
Da allora solo mezzi sorrisi con 4 pareggi ed altrettanto sconfitte con la speranza che il ricordo di Trombini, l’ultimo a violare Torre Annunziata, sia di buon auspicio.


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