L'ARCHIVIO RACCONTA

L'ARCHIVIO RACCONTA: 21 APRILE 1968, LA CADUTA DEI SASSI

09.01.2015 19:29

A metà degli anni sessanta, la Paganese è pronta per approdare per la prima volta in serie D e ci riesce al termine della stagione 1966-’67, dopo gli spareggi al San Paolo di Napoli contro Maddalonese e Portici.
Una vittoria sudatissima se si pensa che, all’epoca, chi vinceva il proprio campionato di Prima Categoria (l’attuale Eccellenza) doveva vedersela con le altre vincenti degli altri raggruppamenti.
Gli spareggi di Napoli furono ripetuti due volte dato che nel primo turno nel girone a tre tutte vinsero una partita.
La Paganese in quegli anni era una corazzata se si pensa che nella stagione precedente ’65-’66 aveva perso gli spareggi questa volta con la Sessana dopo che in campionato, su 30 partite, ne aveva vinto 24 e pareggiate 6, senza mai perderne una. Perse la finalissima. Ecco perché quella promozione in serie D fu strameritata per il presidente De Pascale.
Arrivati in D, stagione ’67-’68, fu confermato il tecnico Antonio Valese (nella foto al San Paolo in camicia bianca tra Cascone e Carmando), più gran parte della squadra con i vari Sasso, D’Auria e Riboni, ricordatevi di questo calciatore, con gli innesti di Scarnicci, Picone, Busiello, Muto e Redi.
La neo promossa Paganese alza però subito la voce nel girone G, campano- lucano, dove ritrova la Nocerina ed incrocia il Benevento, la Turris, il Savoia, la Juve Stabia, oltre al Bernalda, Policoro, Melfi e Matera. Appunto gli avversari di domenica.
Fu allora che li affrontammo per la prima volta. Quel Matera targato 1967-’68 era uno squadrone con i vari Quadrello, tra i pali, Pertile, Giannattasio, Chiricallo e Busilacchi che a fine anno mise a segno ben 24 reti laureandosi capocannoniere del girone. 59 le reti messe a segno da quel Matera che in 34 partite, conquistò 24 vittorie, 8 pareggi e solo due sconfitte. Una delle quali contro la Paganese al mitico “Del Forno”.
Dopo che a Matera l’undici di Valese impose lo 0-0, gli azzurri al ritorno si tolsero lo sfizio di battere la formazione che un mese più tardi sarebbe stata promossa in serie C, con 56 punti, solo quattro in più del Savoia.
Al “Del Forno” si giocò il 21 Aprile 1968, era la festa della Madonna delle Galline, e la Paganese quella domenica si schierò così: Soviero, Volpe, Costanzo, Picone, Scarnicci, Malaspina, D’Auria, Riboni, Redi, Granozi, Sasso. Questo l’undici che abbatté la corazzata Matera grazie ad un gran gol di Ottavio Riboni al 69’, capocannoniere azzurro con 10 reti, e che si classificò al quarto posto in classifica con 41 punti.

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