10-0: NUMERI, ANEDDOTI E CURIOSITA' DI COSENZA-PAGANESE
Gli interminabili dieci minuti, la perplessità degli addetti ai lavori rossoblù, l'opportunismo di Baclet, Silvestri come De Sena e i gol senza punti di Cicerelli. Questo e tanto altro in 10-0, la rubrica "semiseria" di #paganesemania, che vi racconta così #CosenzaPaganese
DIECI i minuti di incredulità vissuti a cavallo fra l'espulsione di Marruocco e il triplice fischio dell'arbitro. "Ma come è possibile?" è stata la domanda più ricorrente. Come è possibile buttare al vento un pareggio che già stava stretto e non tornare a casa con dei punti, dopo oltre un'ora di predominio tattico in casa della terza forza del campionato. Dieci minuti che poi sono durati una notte intera...
NOVE al tifoso che su Facebook, fra i vari commenti sul caso Marruocco, ha proposto una cosa saggia. Innanzitutto ha scritto che "non andremo da nessuna parte se non si sanno gestire risultati e nervi soprattutto perchè queste sono le caratteristiche di una grande squadra". Giustissimo, bisogna eliminare certi atteggiamenti perchè, come ben ricorda il tifoso, "se continuiamo così tra qualche domenica in campo dovrai schierare (riferito a Grassadonia, ndr) il presidente, il vice ed il grande Peppe Nocera". Ora, non conosco le qualità tecniche di Trapani e Piccolo, ma quelle di Peppe sì. Ed è meglio dar retta al tifoso.
OTTO all'attempato giornalista di Cosenza che, a più riprese, sia a Grassadonia che a Camilleri ha chiesto perchè la Paganese era arrivata al "San Vito" per giocarsela. Come se non avesse mai visto una cosa del genere, come se fosse normale per lui vedere le solite squadre sulla difensiva, col pullman parcheggiato davanti alla porta, tipico atteggiamento della squadra da trasferta che vuole portar via un punto. Questo non è nell'indole di Grassadonia, che vuol sempre giocarsela a viso aperto dappertutto e contro qualsiasi avversario. Anche a costo di tornare a casa con un pugno di mosche.
SETTE all'opportunismo dell'attaccante francese del Cosenza, Alain Baclet. In meno di mezz'ora di gioco fa tutto quello che i suoi compagni non hanno fatto per una partita intera. Si fionda su una palla vagante in area di rigore e firma il pareggio. Poi, come se non bastasse, propizia l'espulsione di Marruocco scontrandosi col portiere che reagisce e combina la frittata. E pensare che in estate era stato vicino alla Paganese...
SEI i minuti in cui la Paganese è riuscita a mantenere il vantaggio in quel di Cosenza. Per la seconda volta in questo campionato la formazione azzurrostellata si è fatta riprendere, così come era capitato nel match casalingo con la Virtus Francavilla. Solo che stavolta fa più male perchè è anche arrivata la beffa nel finale, col gol di Mungo al 91'. Ma domenica come due mercoledì fa, quanti errori!
CINQUE al misero tentativo del difensore della Paganese, Vincenzo Camilleri, in sala stampa di assolvere il compagno Marruocco. "L'episodio di Marruocco bisogna rivederlo, non dovete vedere solo la testata, ma anche la pedata di Baclet". In effetti il francese non sta fermo coi piedi, non si sa quanto involontariamente, ma il portiere azzurrostellato non ha scusanti.
QUATTRO i minuti, forse qualche secondo in meno e non in più, per vedere andare a buon fine il primo cross della partita. Solitamente, soprattutto quando non partiva dai piedi di Cicerelli, abbiamo dovuto attendere un po' di più nelle altre partite, invece a Cosenza in meno di quattro minuti ce l'abbiamo fatta. Merito di Stefano Dicuonzo, schierato da Grassadonia sulla linea dei centrocampisti. Peccato che anche gli altri traversoni non abbiano sortito gli effetti sperati, vista la stazza di Tedeschi e Blondett.
TRE anni fa l'ultima volta in cui un giocatore di movimento della Paganese si è dovuto inventare portiere a partita in corso, a causa dell'espulsione del numero uno e del conseguente esaurimento dei cambi. Accade in Paganese-Pontedera dell'8 settembre 2013, prima gara al "Torre" della Paganese di Maurizi. Svedkauskas venne espulso al 90' per fallo da ultimo uomo su Grassi e fu così costretto De Sena ad andare in porta per cercare di neutralizzare il penalty dello stesso attaccante dei toscani. Nulla da fare all'epoca, nulla da fare domenica, con Silvestri che ha dovuto abbassare il capo, nonostante l'apprezzabilissimo tuffo alla sua destra, al cospetto di Mungo.
DUE i minuti trascorsi fra il primo ed il secondo giallo del difensore, Raffaele Alcibiade. Il rosso rimediato dal centrale ex Lecce in poco più di centoventi secondi ha complicato i piani della Paganese, che in quel momento avrebbe dovuto blindare lo 0-1 firmato Cicerelli. Invece Filippini si trasforma da un momento all'altro in un fuoriclasse e diventa imprendibile per il difensore torinese, che prima lo ferma con un braccio largo e poi gli frena la corsa proprio sotto la panchina di Grassadonia.
UNO il tiro in porta del Cosenza fino all'episodio dell'espulsione di Alcibiade. L'unica parata del match Marruocco aveva dovuto compierla su Gambino, in un'azione fra l'altro partita da una palla persa a centrocampo. Ma anche nel finale non è che il Cosenza abbia fatto tantissimo, tranne portarsi la vittoria a casa. Quello che più conta.
ZERO i punti portati in dote da Emmanuele Cicerelli. O meglio, i punti portati in dote dalle reti di Emmanuele Cicerelli. E' un puro caso, ma è così: le due reti segnate dall'attaccante azzurrostellato, l'uomo più in forma in questo inizio di campionato della Paganese, non hanno portato punti. Il primo gol, realizzato a Matera, servì solo ad alimentare le speranze di riaprire il match, mentre la bella rete siglata al "San Vito" è stata vanificata dalle ingenuità dei suoi compagni.
Danilo Sorrentino
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