LA PAGANESE VISTA DA NOCERA: RIFLETTETE E PREPARATE LE VALIGIE

22.01.2017 08:18

Anche a Caserta è andata in scena l'ennesima illusione di una squadra che persevera masochisticamente a fornire prestazioni irritanti. Alla vigilia della gara all'ombra della Reggia, come sottolineato nel corso della trasmissione Paganesemania, ci eravamo illusi ancora una volta, di poter contare su una prestazione gagliarda, attenta e di buoni propositi, come avviene all'inizio di un nuovo anno, ma ancora una volta siamo stati smentiti da un gruppo che è ormai con la testa altrove in molti dei suoi elementi. Speranze concrete di poter far punti pesanti, utili per una ripartenza di slancio considerando anche il duplice impegno consecutivo interno, contro un avversario smebrato dei suoi uomini migliori dalla società rossoblù. S'è giocato contro la Casertana più scarsa degli ultimi anni tenuta in piedi da qualche vecchio caposaldo come Ginestra tra i pali, D'Alterio in difesa, Giannone a centrocampo ed il redivivo Ciotola che non giocava titolare da ottobre facendolo resuscitare. Ma la banda del buco dopo aver fatto brindare nella gara d'andata l'ex Orlando, anch'egli assente, oltre ai vari Carlini, Matute, Taurino e Lorenzini, ha confezionato altri due gadget con l'accoppiata Maiorano - Alcibiade, per lasciare degnamente la casacca azzurra dopo lo "strepitoso" girone d'andata. Errori, sul primo del difensore e sul secondo in tandem, che nemmemo nel campionato di Eccellenza, con tutto il rispetto per i calciatori di quella categoria, si commettono. Non si riesce a capire come riusciamo a far risorgere calciatori e squadre mediocri dopo aver anche dimostrato, come nel primo tempo (sventato il capitombolo iniziale in un tre contro uno dinanzi a Chiriac) di metterle sotto creando occasioni, per poi distruggere tutto con incredibile dormite e disattenzioni singole e di reparto eclatanti.
Caro mister, ho sempre apprezzato, soprattutto quest'anno le disamine oneste e obiettive che ha fatto al termine delle partite, ma questa volta non sono d'accordo con lei. Se mi si aggrappa ad alibi banali, come il vento e le cattive condizioni del terreno di gioco, per giustificare una sconfitta, comincio a preoccuparmi seriamente per il futuro. Difesa inerme verso un gruppo svuotato e con le valigie pronte e che la penalizza per il suo cammino futuro. Eolo spirava per gli azzurri a favore nel primo tempo e gonfiava le casacche rossoblù nella ripresa, così come il terreno di gioco lo calpestavano i tacchetti di entrambe le squadre. "La squadra ha dato tutto" ed ancora "alla squadra non posso rimproverare nulla". Alla squadra c'è da rimproverare tanto e non ha dato tutto se nella ripresa è stata spazzata via dal vento e dalla grinta di una Casertana che è andata a rete con un Ciotola che s'è traformato in Icardi, tra tre difensori imbambolati a difesa schierata, ed un ragazzino della Berretti che ha realizzato il secondo gol dopo che le belle statuine Alcibiade e Maiorano hanno steso il tappeto rosso a De Marco, che prima ci grazia colpendo il palo e, mentre riusciamo a salvarci miracolosamente con Silvestri, il presepe azzurrostellato, ancora imbastito nella nostra area nonostante sia il 21 gennaio, ammira con quattro pastorelli il bambinello De Filippo che realizza in acrobazia.
La cartolina di questo derby ce la lascia il fantasista dei falchetti Giannone che dopo la gara, apprendo dal sito della società rossoblù, è stato ceduto al Fondi. Ha giocato una partita encomiabile, pur sapendo che era l'ultima, non risparmiandosi: prestazione che fa da contraltare ai vari elementi che chiedono di essere ceduti o che devono partiee ed hanno offerto una prestazione irritante e deludente. Ora basta. I calciatori passano come gli allenatori, ma resta la Paganese. Ora la società deve intervenire in questa settimmana senza più tentennamenti. Chi vuole andare e può andare, vada via al più presto, tanto per quello che ha dato può bastare. Chi ha qualche grattacapo e mal di pancia lo dica. Ci risparmia un altro spettacolo penoso come il secondo tempo di ieri. Giungano giovani o calciatori di categoria inferiore ma che hanno voglia di mangiarsi l'erba e sudare per la casacca azzurra. Se c'è da riflettere, riflettete. Ma nel frattempo chiudete le valigie di quelli già partenti e preparate quelle di coloro devono partire. Tempo da perdere ora non ce ne è più. C'è una salvezza da conquistare. Ed i playoff? Ma lasciamo stare...

Peppe Nocera
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