LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

17.01.2016 13:37



Lo ricorderemo come il campionato dei rimpianti, delle occasioni perse. Una costante come quella, quasi una maledizione, di non poter schierare mai la miglior formazione, quella titolare, capace di andare oltre l'avversario e ricavare qualcosa di più. Anche a Foggia, la Paganese ha giocato alla pari con avversari più forti sulla carta, come contro la Casertana, e parliamo delle prime due in classifica, dove il divario di punti non s'è notato. E' logico subire qualcosa ma l'atteggiamento è piaciuto come sempre, giocandosela a viso aperto.
E' questo il bello della Paganese di Grassadonia di questa stagione, lontana parente delle Paganese con il suo marchio del passato. Come ha ribadito Caccavallo, nel dopo gara, potevamo essere noi la sorpresa di questa stagione senza tante troppe assenze di big contemporaneamente. Il mercato in essere dovrebbe portare quelle pedine alternative per poter farle fare il salto di qualità e continuare a far divertire i tifosi. Voglio sottolineare l'audacia del portierino Borsellini, per nulla intimorito dallo Zaccheria, autoritario e ben disposto tra i pali tranne qualche fisiologica incertezza. Da rivedere Parente, mentre bene anche Acampora come l'esperto Sirignano anche se è stato protagonista nell'occasione del rigore e del retropassaggio a Borsellini da cui è scaturito il primo gol dei satanelli.
Si poteva perdere e vincere, se avessimo sfruttato meglio alcune ripartenze, ma ripeto è stata una Paganese sfrontata e micidiale nelle sue armi migliori. Confortano queste prestazioni ed ora la palla passa di nuovo alla società al direttore Preiti che sta cercando di migliorare il lavoro insufficiente, come hanno dimostrato le varie partenze, delle scelte estive.
Voglio guardare più lontano del presente, sperando che la società operi su questa base, per costruire anche a gennaio, qualcosa da portare in ritiro nella prossima estate. Smantellare ogni anno non porta sempre a  risultati e dunque mi auguro, centrando al più presto l'obiettivo della salvezza, che si lavori di pari passo anche con scelte che possano essere utili per il domani. Ora però sotto con il Martina Franca dove si attende il ritorno alla vittoria casalinga che manca da quando andavamo allo stadio in maniche corte.

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