ROSANIA AL RIENTRO: "DURA STARE FUORI. MI PIACEREBBE UN'ESPERIENZA ALL'ESTERO"

29.10.2015 10:37

Dopo due giornate di squalifica, rientra il difensore Daniele Rosania. Il centrale di Terracina, che ha dovuto saltare i match con Akragas e Monopoli, è pronto a fare il suo ritorno in campo a partire dalla gara con il Cosenza. A farcelo conoscere meglio è la classica rubrica a cura dell'Ufficio Stampa della Paganese, “Face 2 Face”.

Daniele, lo scorso anno a Pordenone ora a Pagani.
«Sì, sono arrivato il 2 settembre, ma non ti nascondo che da poco mi sono ambientato completamente. Ho iniziato a conoscere bene la città e sono contento. Stare fuori e non poter dare il tuo contributo per squalifica in queste due gare è stata dura, anche se chi gioca non mi interessa l’importante è fare bene come a Monopoli e portare i tre punti a casa».

Sei di Terracina, quindi il mare è parte integrante della tua vita?
«Quando sono a casa da solo, con gli amici o con la mia compagna ne approfitto per un po’ di sole e godermi il mare e la spiaggia».

Hai parlato della tua compagna...
«Lei è anglofinlandese e abbiamo un bellissimo rapporto».

Cosa fai nel tuo tempo libero?
«Ascolto musica, seguo un corso d’inglese e mi piace leggere: una passione tramandata da mia madre. Ho la fortuna di avere una famiglia stupenda, seguono le partite della Paganese su Sportube».

Un’esperienza calcistica all’estero ti piacerebbe?
«Prima di firmare per la Paganese avevo delle offerte dalla Romania, Croazia e dal Belgio. Il calcio inglese sarebbe il mio sogno, sono uno di temperamento e grinta e lì mi troverei bene soprattutto per il mio modo di giocare».

So che ti piace viaggiare.
«E’ vero. Proprio quest’anno io e i miei amici abbiamo preso la Jeep e per 25 giorni siamo stati in giro per quasi tutta l’Europa partendo da Helsinki. Esperienza fantastica!».

Quale specialità campana conoscevi meno?
«La zeppola, per niente. E’ buonissima. Mozzarella, pizza e babà invece sì».

Qualcuno ti ha fatto notare una somiglianza con un calciatore americano che ha giocato in passato in Italia a Padova, Alexis Lalas?
«Il chitarrista (ride). Non lo conoscevo bene però dalle foto mi hanno fatto notare la somiglianza estetica e occupiamo anche lo stesso ruolo in campo».

 

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