A TU PER TU CON L'AVVERSARIO

A TU PER TU CON L'AVVERSARIO: IL CATANIA

18.12.2015 15:56

Catania top team o Catania in cerca d'identità? Difficile dare una risposta ad un quesito tanto importante, come difficile è la stagione dei rossoazzurri, con campo ed extra campo ad intersecarsi sin dagli albori. L'estate degli etnei non è stata delle più semplici, complici le note vicissitudini estive che hanno visto una piazza venire catapultata dalla Serie A alla Lega Pro in sole tre stagioni, un'impresa dal lato sbagliato del termine. Ma l'inizio di campionato aveva fatto ben sperare tutti, tifosi, addetti ai lavori ed anche lo staff tecnico: 4 vittorie e due pareggi in sei partite, 12 reti segnate e solo 4 al passivo, con alcuni risultati roboanti che hanno permesso di annullare il -9, poi divenuto -11, in un amen ed hanno alimentato voli pindarici, forse prematuri, riguardanti promozione e ritorno in cadetteria.
Poi qualcosa è cambiato. La sconfitta, la prima in stagione, contro la Casertana ha un po' minato le certezze mentali dei giocatori rossoazzurri che, da quel momento in poi, anche a causa di infortuni di alcuni giocatori chiave, hanno perso lo smalto ed il coraggio delle prime uscite entrando in un tunnel da cui la luce si è sempre intravista ma che, per un motivo o per un altro, non si è riusciti a raggiungere. Nelle successive 9 partite, solamente 2 le vittorie ottenute, con 4 pareggi collezionati e tre sconfitte. A far storcere il naso ci sono stati alcuni punti focali di questo cammino, come gli impegni casalinghi contro Foggia e Benevento dove, al di là del mero risultato, il Catania ha lasciato il pallino del gioco in mano agli avversari giocando con una sorta di timore reverenziale, con poco coraggio e mostrandosi pavido come mai prima. 
Sette giorni fa il pareggio rocambolesco, a tratti folle, contro il Melfi per 3-3 che ha evidenziato sì l'enorme facilità con la quale la squadra di mister Pippo Pancaro sa andare a segno, ma ha anche, e soprattutto, mostrato delle lacune notevoli sia dal punto di vista fisico, in palese calo rispetto ai primi mesi di stagione, sia dal punto di vista caratteriale, non riuscendo a mantenere il vantaggio per ben due volte contro una compagine non irresistibile. Problemi sono presenti, a tratti, nei meccanismi difensivi, a volte ai limiti della perfezione, altre evidentemente rivedibili. Per non parlare della perenne decisione di Pancaro di schierare fra i pali un portiere che poche sicurezze ha dato al reparto come Elia Bastianoni: le papere viste in terra lucana sono solo l'apice di prestazioni mai del tutto positive.
Ma il Catania, com'è ovvio visti i 24 punti raccolti sul campo, non è fatto solo di difetti. L'attacco è il migliore del campionato per gol realizzati, ben 22, meglio anche della coppia Casertana-Foggia, e le qualità tecniche individuali di alcuni elementi sono di categoria superiore, basti pensare a nomi quali Calil, capocannoniere della passata stagione, Russotto, Falcone e Calderini. L'impressione è che a questa squadra manchi solo quel pizzico di solidità mentale e di consapevolezza nei propri mezzi in più utile per capire di poter essere una vera e propria corazzata, per trovare una continuità di risultati e prestazioni mai del tutto raggiunta, se non nelle famigerate prime sei partite.
Un Catania che vorrà, senza alcun dubbio, tornare alla vittoria interna, che manca dallo scorso 25 ottobre, contro gli azzurrostellati di mister Grassadonia. Domani pomeriggio gli unici assenti certi saranno Bastrini e Parisi; la formazione non dovrebbe riservare grosse sorprese, il modulo sarà il confermatissimo 4-3-3, unico dubbio riguarda il portiere: dare ancora fiducia a Bastianoni o rispolverare Liverani? Per il resto, linea difensiva a quattro formata da Nunzella, sulla sinistra, e Garufo, sulla destra, con coppia centrale il tandem Bergamelli-Pelagatti. In mediana, il recuperato Castiglia partirà dalla panchina, titolari saranno Musacci, Agazzi e Scarsella, favorito su Russo. Tridente offensivo composto da Calil, Russotto e Falcone. (Attilio Scuderi - catanista.eu)

CATANIA (4-3-3): Liverani; Garufo, Bergamelli, Pelagatti, Nunzella; Musacci, Agazzi, Scarsella; Russotto, Calil, Falcone. A disp.: Bastianoni, Bacchetti, Ferrario, Castiglia, Lulli, Russo, Sessa, Barisic, Calderini, Di Grazia, Rossetti, Plasmati. All.: Pancaro

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