LA PAGANESE VISTA DA ...NOCERA: BENE MA NON BENISSIMO!
Anno nuovo ma vecchie abitudini per la Paganese, che continua il digiuno casalingo. Non si vede lo straccio di una vittoria, tra le mura amiche, dal match di maggio con il Fondi nella finale play-out. Bisognava vincere per dare continuità all'exploit di Rende, datato 30 dicembre, per coltivare sane e robuste speranze di salvezza ed invece è arrivato un brodino caldo per i pochi spettatori infreddoliti, presenti nel deserto del Torre. Per la seconda gara consecutiva casalinga, non sono entrati gli ultras della Curva Nord, ai quali evidentemente non hanno fatto troppo senso i complimenti del dirigente Raiola prima della gara, che li ringraziava per protestare in modo civile.
Passiamo al rettangolo di gioco, dove almeno si son registrate delle novità, con flebili segnali incoraggianti, anche se forse è troppo tardi. Speriamo di no. Il dato incoraggiante, se lo vogliamo trovare per darci forza e speranza, è che in tutto il fallimentare girone d'andata, la Paganese aveva collezionato 5 punti mentre in due gare del girone di ritorno ne ha conquistati 4: un bel passo in avanti e con questa proiezione, molto ottimistica, possiamo sperare nel miracolo salvezza. Bene l'impatto dei nuovi, soprattutto i più esperti Stendardo e Capece, che hanno sfiorato anche la rete del vantaggio. Squadra apparsa più quadrata e che ha dato l'impressione di avere un altro piglio e struttura, tanto da aver accolto questo pareggio, che non cambia molto in classifica, come una prestazione straordinaria. E' vero: se la si paragona allo scempio tecnico proposto dalla Paganese versione girone d'andata, questa contro il Siracusa è stata un partitone.
Ma mi faccio una domanda: Capece o chi per esso (ammetto che non me lo aspettavo già così in palla) non lo si poteva ingaggiare quando è stato risolto il contratto con Musacci, un paio di mesi fa? Un giorno, questa ed altre saranno le domande che speriamo di poter fare alla società. L'altro giorno, in conferenza stampa, il dirigente Raiola ha detto che non era la sede per esaminare gli errori, su questa nuova stagione della Paganese....sperando che non sia troppo tardi. Perchè potrebbe essere proprio questo il rammarico, ossia di aver gettato al vento dei mesi quando, con qualche aggiustamento preventivo, si poteva stare in una posizione di classifica diversa, non così disastrosa. Non ci voleva la zingara per capire dopo due mesi che questa squadra era troppo inesperta e tecnicamente deficitaria per affrontare un campionato di serie C. Se poi i rinforzi si prendono, come pure gli svincolati, tanto vale prenderli prima e non arrivare sempre con l'acqua alla gola per poi tentare di non affogare. Domenica, a proposito di acqua, la Paganese si recherà nella Città delle Terme e lì davvero si rischia di affogare contro la lanciatissima capolista. Partita chiusa sulla carta, come lo era anche l'anno scorso, ma poi si riuscì ad uscire indenni dal Menti.
Peppe Nocera
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