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ADDESTRAMENTO TECNICO PER GUADAGNI: DALL'ESORDIO INATTESO AI GOL DI DICEMBRE

Ha firmato per un anno il classe 2001, che l'anno prossimo può legarsi alla Paganese per più anni

La chiamano Generazione Z perchè sono i primi, nati a cavallo fra i due millenni, a non aver conosciuto il mondo senza tecnologia. Sono i nativi all digital, venuti al Mondo fra la fine degli anni Novanta e gli inizi degli anni Duemila (fra il 1995 e il 2010), quelli cresciuti a pane e smartphone, latte e app, biscotti e Internet. Ci sono avvenimenti, però, per i quali le "vecchie" carta e penna non passano mai di moda. E lo sa bene Giuseppe Guadagni, che fa parte della Generazione Z essendo nato due mesi e mezzo dopo l'attentato alle Torri Gemelle, per dirla tutta. Oggi non ha potuto utilizzare la firma elettronica, Spid o altri dispositivi tecnologici per sottoscrivere uno dei suoi primi atti "da grande". Con la Paganese ha firmato un contratto di addestramento tecnico per un anno: al termine di questa stagione, gli azzurrostellati potranno decidere di fargli firmare un contratto triennale - come accaduto a Bonavolontà - e per il quasi 19enne di Brusciano sarebbe il primo contratto fra i professionisti. Sembra una formalità, visto che il club di via Filettine punta tantissimo su di lui.

Dovrà guadagnarselo sul campo, come si è guadagnato - e non potrebbe essere altrimenti visto il cognome - il posto da titolare un anno fa. Perchè, pur essendo nato nell'era digitale, il baby attaccante azzurrostellato ha scalato gerarchie in attacco con il sacrificio, il sudore e anche con quel pizzico di sfacciataggine che ha colpito positivamente Erra sin dal ritiro dell'anno scorso. E ancor di più nel pre-partita di Paganese-Bari quando, con Diop fermatosi nel riscaldamento, il tecnico salernitano scelse lui - non ancora maggiorenne - per giocare dal primo minuto contro una delle corazzate del campionato. «Sì, sono pronto», rispose senza indugi e, da lì in poi, l'avventura di Guadagni fu un'escalation di prestazioni ed emozioni, coronate dal primo gol fra i grandi nel derby con la Casertana nella settimana dei suoi 18 anni e dalla gemma che valse il 3-1 al Catania in un dicembre da incorniciare, diventando una pedina importante per la squadra. Tanto che prima del match col Monopoli, quando si temette il peggio per il suo ginocchio e poi si scoprì che non era nulla di grave, l'ambiente Paganese era apparso seriamente preoccupato.

Ora lo attende la sfida più difficile: confermarsi in un campionato intero, lungo e complicato. Ma il guanto è stato raccolto senza timore da Guadagni, il quale sa che il futuro passa dal presente. Le idee e le ambizioni non gli mancano e, da nativo digitale qual è, ha affidato ad Instagram il suo pensiero dopo la firma con la Paganese: «E' soltanto l'inizio di una lunga carriera». Questo è l'anno Zero per un rappresentante illustre della Generazione Zeta.

Danilo Sorrentino
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