IN PUNTA DI PEPE

IN PUNTA DI PEPE - IN ATTESA DI ALTRI SEGNALI...

Vittoria che vale sei punti contro la Vibonese, ora la Paganese deve confermarsi anche a Francavilla

La vittoria della Paganese sulla Vibonese non è arrivata per caso. Servivano i tre punti per fare un passo in avanti ed approfittare delle battute d’arresto di Cavese e Bisceglie. Ha detto bene Di Napoli quando ha parlato di un successo che vale sei punti. Non solo per l’economia della classifica, ma soprattutto perché i suoi ragazzi sono riusciti a dare continuità alle buone prestazioni offerte nelle precedenti giornate anche se non corroborate dal meritato riscontro dei punti. Il derby con la Cavese doveva essere cancellato con un autentico colpo di spugna. Ci aveva lasciato troppa amarezza per come era maturato ed ecco allora servita su un piatto d’argento una vittoria in rimonta ottenuta con le unghie.

Non è stata però una bella Paganese nella prima frazione. A tratti confusa e distratta, la squadra azzurrostellata non ha avuto un approccio felice alla contesa contro una Vibonese cui va comunque riconosciuto l’onore delle armi. Di tenore ben diverso il secondo tempo dove tutto ha cominciato a girare per il verso giusto, non prima di aver subito uno schiaffo in faccia grazie alla rete capolavoro di Plescia. Da allora i vecchi fantasmi del passato sembravano poter tornare a fare capolino nella ghiacciaia del Torre ma stavolta il copione ha avuto un epilogo decisamente favorevole. Pareggio di Squillace e rigore del sorpasso firmato da Diop e la Paganese torna ad intravedere la luce in fondo al tunnel.

Va ribadito che l’approdo di Di Napoli in panchina ha dato la giusta sterzata al gruppo sul piano psicologico, così come finora le scelte di mercato si stanno rivelando azzeccate. Dai nuovi arrivi, eccezion fatta per Antezza che resta ingiudicabile, sono arrivate risposte significative in termini di condizione fisica ed atteggiamento mentale. L’ingaggio poi di Baiocco ha restituito compattezza al pacchetto arretrato troppo spesso vittima di incomprensioni di gioco ed anche di inesperienza. Mi aspetto qualcosa in più da Cernuto che non è apparso ancora a suo agio mentre Zanini e Raffini stanno offrendo un grosso contributo in termini di manovra. Non è dispiaciuto affatto il giovane Gaeta schierato in un ruolo insolito di playmaker. L’ex Salernitana ha palesato doti da calciatore universale restando sempre sul pezzo senza mai tirare indietro la gamba anche nei momenti più ruvidi della sfida. Insomma nel complesso segnali positivi ne arrivano anche se il percorso verso la salvezza resta irto d’ostacoli. Ecco perché la trasferta di domani sul sintetico di Francavilla rappresenta una prova del nove di primaria importanza. Si gioca su un rettangolo di gioco simile ad una trappola dove le caratteristiche di elementi poco inclini alla giocata di fino possono uscirne esaltate all’inverosimile. La condizione fisica e lo sviluppo del gioco sono in miglioramento costante ma la continuità di risultati diventa ora un aspetto ugualmente determinante in vista del rush finale. Mancherà lo squalificato Squillace, che è apparso rigenerato dalla cura Di Napoli, ma le soluzioni alternative di Mattia e dello stesso Zanini possono dare qualche certezza in più all’allenatore senza troppi calcoli. Non ci resta che attendere qualche altro segnale……….

Francesco Pepe
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