10-0: NUMERI E ANEDDOTI DI BENEVENTO-PAGANESE
DIECI alla sportività dei difensori del Benevento, Fabio Lucioni e Giuseppe Mattera. Alla domanda, in sala stampa, se il rigore per la Paganese ci fosse, non accampano scuse ed ammettono candidamente che l'arbitro, per fortuna loro, ha preso un abbaglio. Se l'avessero detto in campo sarebbero stati da 10+, ma giustamente buoni sì, fessi no!
NOVE i gol presi dalla Paganese in queste prime dieci giornate di campionato. Fin qui nulla di strano, se solo non fosse che quello incassato al Vigorito è il quinto da calcio piazzato, quasi tutti su una punizione indiretta. Dalla gara con l'Ischia un consiglio per i tifosi: chiudere gli occhi e sperare.
OTTO alla fantasia dello speaker del Benevento che presenta i giocatori giallorossi affibbiando loro un soprannome. Una presentazione particolare, che ricorda quella di Zampa, voce della Roma all'Olimpico ai tempi dello scudetto, ma non riesce a svegliare il pubblico di casa. Che invece lo applaude ad inizio ripresa, quando annuncia l'uscita dal campo di Mazzeo. Ma forse non erano per lui.
SETTE le sconfitte di fila a Benevento per la Paganese, che vede letteralmente le streghe ogni qualvolta fa visita ai sanniti. L'incantesimo quest'anno sembrava poter essere spezzato, ma ancora una volta, come nella stagione 2008/2009, il finale di gara ha voltato la faccia agli azzurrostellati.
SEI gli infortuni muscolari dall'inizio dell'anno patiti dalla Paganese, che ha dovuto rinunciare, nell'ordine, a Deli, Palmiero, Fortunato, Bocchetti e Cicerelli. A loro cinque, ieri si è aggiunto Giuseppe Caccavallo, il quale ha dovuto alzare bandiera bianca a metà del primo tempo. Sperando che il suo recupero sia lampo come quello del difensore partenopeo.
CINQUE le volte in cui la Paganese ha utilizzato la maglia verde fluo fra questa e la passata stagione. Lo scorso anno fu sfoggiata a Matera, Aprilia con la Lupa Roma, Reggio Calabria e Foggia. Risultato? Mai una vittoria: due pari e due sconfitte. Non si sa bene per quale motivo sia stato utilizzato il verde ieri, forse per esorcizzare le streghe e sfatare questo tabù (come accadde per la maglia gialla come la Nocerina), ma si sa che non tutte le ciambelle escono col buco. La scelta ha messo in difficoltà solo un amico "fraterno", con evidenti problemi di daltonismo, che all'ingresso in campo ha esclamato: "Ma quest'arbitro è scemo (profezia, ndr)? Non vede che hanno le maglie dello stesso colore?" Riponiamole nel cassetto, fategli un favore.
QUATTRO al signor Vesprini di Macerata, l'arbitro del derby di ieri. Cerca di adottare una direzione all'inglese, ma capisce troppo tardi che i ritmi e l'aggressività della partita non permettono tale scelta. Non estrae un cartellino (eccezion fatta per il giallo a Mattera per aver tolto la maglia) in una gara comunque maschia, la condotta di gara lascia a desiderare e poi non vede, o forse non vuol vedere, il fallo in area su Cunzi. Perchè da quella posizione, se non vedi quel calcio di rigore, due sono le cose: o sei in malafede o hai bisogno di un oculista.
TRE le volte in cui Grassadonia entra di un metro in campo in meno di mezz'ora per dare indicazioni ai suoi giocatori. E' vero che lo fa a gioco fermo, ma dopo due richiami ufficiali, uno anche dal primo assistente, il fiscalissimo Vesprini lo manda negli spogliatoi. Il tecnico salernitano ha incassato anche la solidarietà del collega Auteri, pur rimanendo impassibile, ma da ieri dovrà fare ancora più attenzione perchè ormai si è capito che è sotto la lente d'ingrandimento dei direttori di gara.
DUE i secondi impiegati da diversi tifosi della Paganese per accogliere il portiere del Benevento, Gori. Non appena l'estremo difensore, nel primo tempo, è andato a prendere possesso della porta lato settore ospiti, è stato "accolto" dai supporters azzurrostellati, che gli hanno ricordato il suo passato alla Nocerina.
UNO come il minuto prima della partita in cui il Benevento ha deciso di attivare la corrente in tribuna stampa per la gioia di tutti i pc con la batteria ormai andata (come quello del sottoscritto). Senza poter fare ed aggiornare praticamente nulla, il tempo prima della gara è stato ammazzato col Gran Premio della MotoGp perchè tutto il Vigorito era con Vale, tranne Palomeque immaginiamo.
ZERO la malizia di Daniele Rosania, che concede un ingenuo calcio di punizione al Benevento che poi si rivela sanguinoso. Un fallo evitabile quello del rosso difensore della Paganese, unico neo di una partita positiva. Vero che i calci piazzati a sfavore sono tutti potenziali tentativi per gli avversari, ma sarebbe proprio meglio evitare di concederli, se non in casi strettamente necessari.
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