CACCAVALLO SI CANDIDA PER UN GOL: "VOGLIO RITORNARE A SEGNARE. L'ESULTANZA? HO CAPITO L'ERRORE"

Sabato, contro il Martina, tornano disponibili per recuperare il proprio posto nel tridente offensivo Girardi e Caccavallo. Che ha capito la lezione dopo l’ingenua espulsione rimediata ad Aversa: «Un’esultanza che non dovevo fare, farò tesoro per il futuro dei rimproveri della società, del mister e dei miei compagni. Meno male che è andata bene sia ad Aversa, dove siamo tornati con la vittoria in tasca che domenica con il Catanzaro. Ora ci stiamo preparando al meglio per questa ultima gara dell’anno a Martina Franca». Nonostante i continui stravolgimenti di formazione in attacco e difesa per le varie defezioni il risultato non cambi: la squadra sembra assorbire bene anche le assenze. «È proprio questa la nostra virtù: siamo un grandissimo gruppo e lo stiamo dimostrando che chi subentra ai presunti titolari fa sempre bene». Gara non semplice quella di sabato pomeriggio (ore 17) in Puglia alla luce anche della sorprendente vittoria dei biancazzurri a Lecce: «È la conferma che in questo campionato non c’è nulla di scontato. Come il successo del Barletta contro la capolista Salernitana. Noi siamo consapevoli della nostra forza e ce la giocheremo a viso aperto come sempre». Caccavallo vorrebbe chiudere con un gol questo 2014, dal momento che è fermo a quota quattro nella classifica marcatori da un po’ di tempo: «Mi manca il gol come a tutti gli attaccanti, però se si fa sempre risultato come stiamo facendo va bene lo stesso». Poi analizza il cammino della Paganese sino a questo momento: «Era nelle nostre aspettative questo tipo di andamento perché la squadra è composta da gente importante. In avvio, forse, mancava qualche altra pedina che poi è arrivata: penso a De Liguori, Girardi e Bernardo. Adesso stiamo dimostrando di essere una buona squadra e cominciamo a dare fastidio a qualche compagine che sta in alto». Caccavallo ritorna poi sul prossimo avversario: «Buona squadra, fa un 4-4-2 con attaccanti veloci. Noi dobbiamo essere bravi nel ripartire e cercare di chiudere le partite perché forse ci rilassiamo troppo dopo il vantaggio». 

Peppe Nocera - La Città