10-0: NUMERI E ANEDDOTI DI PAGANESE-MARTINA
Bailo10 che palleggia e fa gol, il Martina casalingo, difensivo e giallorosso, Luca Palmiero "Orlando", la prima di Ansaldi e i rinforzi che devono arrivare. Questo e tanto altro in 10-0, la rubrica "semiseria" di #paganesemania, che vi racconta così #PaganeseMartina
DIECI il numero mimato da Giuseppe Caccavallo dopo il secondo rigore. Non un caso, dato che per il bomber partenopeo il penalty trasformato al 4' del secondo tempo equivale al suo decimo centro stagionale. Per la prima volta nella sua carriera, Caccavallo taglia il traguardo della doppia cifra e non vuole affatto fermarsi. DIECI gol in 14 partite (e peccato per gli infortuni e le squalifiche) sono un gran bel bottino per lui e per la Paganese, che ringrazia il suo bomber: le sue reti, infatti, sono il 43% di quelle realizzate in totale dagli azzurrostellati. E Caccavallo ha spezzato un altro tabù. Bisogna infatti tornare ad Orlando (stagione di Seconda Divisione, 2011/2012), per trovare un altro attaccante della Paganese in doppia cifra. Addirittura bisogna fare un passo indietro al campionato 2008/2009 per scovare un altro giocatore azzurrostellato in doppia cifra: Scarpa, con dieci gol. Ma Caccavallo che, per dire un nome a caso, ha una media migliore di Pavoletti, non vuole affatto fermarsi. E se servirà una mano, nel vero senso della parola - per esultare -, basta chiedere. #Bailo10
NOVE le gare perse dal Martina in trasferta prima della partita di ieri. Ha fatto dieci al Torre la squadra pugliese, che detiene questo record negativo nei campionati professionistici. Un bel problema per Beppe Incocciati anche se, bisogna dirlo, dopo il gol di Ciotola ho sudato freddo. Era una statistica che avevo tenuto per me (quella delle 9 sconfitte in 9 trasferte), ma lo 0-1 mi ha fatto ripensare ai vari regali sparsi che la Paganese ha donato nell'arco del girone d'andata, fra Lupa, Matera, Benevento e chi più ne ha più ne metta. Per fortuna il Natale è alle spalle e fra poco finiranno anche i saldi: il tempo dei regali e degli sconti è finito!
OTTO i palleggi a metà campo che nel secondo tempo Caccavallo ha effettuato per controllare un pallone e giocare col cronometro. Il tutto con una semplicità assurda, con gli avversari che, incantati, hanno aspettato cordialmente che Mago Bailo finisse il suo gioco di prestigio e poi hanno abbozzato il pressing. Anche Grassadonia dalla panchina ha apprezzato, salvo poi chiedergli di non strafare e fare giocate semplici. Come se fosse una cosa facile...
SETTE le volte che è andata in scena la sostituzione Cicerelli-Gurma. Una staffetta inaugurata nel match d'andata col Martina e proseguita fino a ieri, passando per le sfide con Juve Stabia, Messina, Akragas, Casertana e Foggia. Cicerelli-Gurma, il ballottaggio di ogni gara (e quasi sempre lo vince il classe '94), il cambio più scontato nelle ultime partite. Una sorta di Insigne-Mertens, l'avvicendamento che Sarri fa praticamente una partita sì e l'altra pure. Ed anche il numero di gol dell'olandese del Napoli e dell'albanese della Paganese coincidono (2). La prossima volta che Gurma sarà pronto a bordocampo per entrare - sempre che ci sia un'altra volta visti i mal di pancia manifestati dall'attaccante - s'invita Cicerelli a prendere la via della panchina in maniera autonoma.
SEI le gare impiegate da Luca Palmiero per siglare il suo primo gol tra i professionisti. Il centrocampista napoletano, che assomiglia a Luca Orlando più del fratello Fabio, ieri si è tolto la prima soddisfazione fra i "grandi". Un gol meritato dopo una bella prestazione (finalmente) che fa il paio con quella di Foggia. Il talento scuola Napoli non ha fatto rimpiangere Guerri nelle ultime due partite e si candida a dare filo da torcere all'ex Gubbio e Barletta che sabato rientrerà dalla squalifica.
CINQUE i giocatori nuovi schierati dall'inizio da Incocciati, per un Martina totalmente rivoluzionato. Storia particolare per D'Alterio, che due settimane fa aveva giocato l'ultima gara con la maglia della Casertana proprio al Torre, debutto anche per Dianda, Diakitè e Ciotola, che si è tolto anche lo sfizio di esordire con gol. Manca il quinto, Kuseta, il quale però, visto che non ha toccato un pallone, ha chiesto di festeggiare l'esordio la prossima settimana. Cinque acquisti è il segno che il Martina vuole fare sul serio per allontanarsi dalla penultima posizione e ha le carte in regola per farlo, anche perchè ha una panchina piuttosto lunga (non so quante squadre possono permettersi il lusso di lasciare Baclet in panchina e Cristea in tribuna). Però per sperare di salvarsi, bisogna osare di più. Se fai una partita più difensiva della Roma allo Juventus Stadium, le speranze di uscire indenne da qualsiasi campo sono davvero poche.
QUATTRO i mesi senza vittoria casalinga per la Paganese, che conferma di avere un conto in sospeso con le pugliesi. Dopo aver battuto nelle prime due giornate casalinghe sia Foggia che Andria, gli azzurrostellati hanno riservato lo stesso trattamento anche al Martina, dopo aver risparmiato il Lecce, che comunque pareggiò quasi al 90'. Una bella boccata d'ossigeno per la squadra di Grassadonia, che al Torre dovrà erigere un vero e proprio fortino per porre le fondamenta della salvezza.
TRE i minuti che decidono la partita, in cui si passa dall'immeritato 0-1 al netto 2-1. Dopo l'harakiri di Foggia, in cui erano bastati due minuti ai satanelli per rimontare lo 0-2, stavolta la Paganese induce l'avversario al blackout e ribalta tutto poco prima dell'intervallo grazie al rigore di Caccavallo e alla rete di Palmiero. Per fortuna è andata così, se si evitasse il solito gol su calcio piazzato, però, sarebbe ancora meglio...
DUE gol di scarto la Paganese li aveva dati all'avversario, per l'ultima volta, nella sfida di quasi un anno e mezzo fa, all'Ischia. Era l'ottobre del 2014 e fu il primo successo di Andrea Sottil sulla panchina della Paganese. Finì 0-2 al Mazzella, con doppietta di Eric Herrera. Per trovare un successo con due gol di scarto al Torre bisogna tornare alla stagione precedente, col 2-0 contro il Barletta, grazie alle reti di De Sena e Novothny. L'ultimo 3-1 risale, invece, addirittura al dicembre 2011, Paganese-Melfi 3-1. Vittoria ottenuta in rimonta dalla squadra all'epoca allenata da Grassadonia, che un mese dopo si sarebbe dimesso. Altri tempi.
UNO il successo casalingo del nuovo - anche se è a Pagani già da diversi mesi - addetto stampa Lorenzo Ansaldi. Arrivato prima della gara interna col Messina, Ansaldi è stato tutt'altro che talismano della Paganese, visto che da quel momento in poi, in casa, non sono più arrivati i tre punti. Finora è stato graziato, anche se ieri al triplice fischio il sospiro di sollievo più grande l'ha tirato proprio lui, il quale ha provato a giustificarsi parlando delle vittorie esterne. Tesi che non può essere avvalorata per intero. Se non fosse andata come doveva andare, anche contro il Martina, sarebbe stato più in bilico il suo posto che quello di Grassadonia.
ZERO i nuovi calciatori che finora sono stati presentati alla stampa. Eccezion fatta per Sirignano, che ha parlato dopo la gara di Foggia, gli ultimi arrivati non hanno ancora avuto modo di presentarsi a giornalisti e tifosi. Ma non solo perchè non ci sono state interviste infrasettimanali (per motivi logistici come ci è stato spiegato). A dire il vero, escluso Vella ed appunto Sirignano, sono arrivati soltanto altri giovani, sperando che questa sia la settimana buona per i rinforzi. Anzi, DEVE esserlo, come ha sottolineato Grassadonia alla vigilia della partita col Martina. Li merita lui e li merita questa squadra per tutto quello che sta facendo. Come la Paganese meriterebbe un pubblico più numeroso... ma questa è la solita storia!
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