LA PARTITA DEL TIFOSO

LA PARTITA DEL TIFOSO - TANTE DOMANDE, MA ASTENIAMOCI DA GIUDIZI AFFRETTATI

Io non dico che la partita di Catania ci aveva legittimato a fare voli con la fantasia e azzardare chissà che, ci mancherebbe. Però, se dopo la prima partita ce ne siamo andati a zonzo, noi tifosi azzurrostellati, col petto gonfio, proprio di chi è convinto di avere una squadra pronta alla battaglia e che può legittimamente ambire a un campionato tranquillo, coronato da una salvezza raggiunta senza particolari patemi, eccoci servite le partite con Ternana e Catanzaro.

Una premessa è obbligatoria: le prime tre gare del campionato ce le siamo tutti quanti immaginate difficili e probabilmente avare di soddisfazioni e punti. Alla fine è stato così, qualcuno potrà dire che il punticino, in prospettiva, sarà d’oro, qualcun altro continuerà a recriminare sui due punti persi a Catania ma qualcosa, in particolare le ultime due partite ci hanno pur detto.

E cosa ci hanno detto? E ora ve lo dico. Insomma, vi dico quello che hanno detto a me, le ultime due partite.

Malissimo con la Ternana: siamo stati aggrediti, sin dal fischio di inizio e fino a quando gli avversari, forti del triplo vantaggio, non si sono limitati a controllare una Paganese mai veramente pericolosa, forse mai realmente in partita. La differenza è stata netta e indiscutibile ma qualcosa in più, sul terreno amico, sarebbe stato lecito aspettarsi. Tanti errori difensivi e tanti orrori del portiere hanno subito messo in salita la nostra gara; il nostro gioco non è mai decollato; gli attaccanti non hanno mai trovato lo spunto giusto e mai sono stati messi in condizione di trovarlo, questo benedetto spunto giusto.

Male, a mio avviso, anche con il Catanzaro. Ho sentito qualcuno parlare di una partita equilibrata e ben giocata da noi. Io non ho visto questo. Ho sicuramente notato una squadra ben messa in campo, attenta nelle chiusure difensive e che in ripartenza ha provato a dare problemi all’avversario. Ma siamo mai stati realmente pericolosi? Lo siamo mai stati, se non nell’ultima azione, quando Mendicino, non sapendo se tirare o metterla in mezzo, ha finito per non fare nessuna delle due cose? Fasan ha riscattato la partitaccia con la Ternana, salvandoci su Curiale, nel primo tempo ed evitandoci così di dover rincorrere, per il resto della partita. Ma dopo il gol, quale reazione abbiamo avuto? E già che mi trovo a chiedervi: perché è uscito Guadagni e non Cesaretti? Ha portato costrutto schierare l’intera batteria di attaccanti, oltre Scarpa (auguri e complimenti per le 200 presenze, grande capitano!)? Oppure ha finito per rendere più caotica la nostra azione? Ma un attaccante di peso e centimetri, forte di testa, a cui appellarci in situazioni come quelle di mercoledì, non ci avrebbe fatto comodo?    

E voi starete dicendo: com’è, tu scrivi e a noi fai le domande?! Eh, avete ragione da vendere, cari miei. Il punto è che io, al momento, non saprei ancora come giudicare la nostra squadra, la rosa che abbiamo a disposizione. Posso solo sperare che la nostra non si rilevi una rosa troppo sbilanciata in attacco e a cui non abbiamo pensato di aggiungere un vero metronomo, un giocatore d’ordine ed esperienza, in mezzo al campo, a cui affidarci nei momenti del bisogno.

Facciamo così, togliamoci tutti dall’imbarazzo: diciamo, ed è giusto che sia così, che ci asteniamo dal trarre conclusioni affrettate. Aspettiamo di incontrare squadre più alla nostra portata, contro cui sarà obbligatorio vedere un po’ di gioco in più, giocatori in piena forma e soprattutto fare punti!

E poi viene presto domenica: quale migliore occasione per iniziare a fare punti. Che dite?

Ops… un’altra domanda! Mo ci butto un po’ di punti esclamativi, giusto per compensare!!!!!!!!!! 

Alberto Maria Cesarano
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