LA PAGANESE VISTA DA...NOCERA : LA RESURREZIONE S'E' FERMATA AL 95°
Al termine del derby con la Casertana, il commento unanime che circolava tra i giornalisti in sala stampa era lo stesso: " Quando l'annata è storta, è storta ". Questa stagione calcistica infatti è iniziata male e sta continuando peggio, sotto tutti i punti di vista e quando sembrava che capitan De Sanzo la stesse raddrizzando ecco che le avversità, oltre ai limiti di base, che hanno deviato il corso verso la salvezza diretta. Al timone della Paganese, da sei giornate, De Sanzo aveva collezionato nelle prime tre partite cinque punti per poi raccoglierne uno nelle restanti tre. Un'inversione di rotta, frutto davvero di situazione particolari e per un pizzico di fortuna anche, oltre che immeritate, nelle gare con Siracusa e soppratttutto Casertana. Come nella sfida interna con i siciliani, anche ieri si può recriminare ben poco a Scarpa e compagni. Hanno retto con le unghie il vantaggio di rigore, decimo centro stagionale per il capitano di Torre Annunziata, lottando con grinta e determinazione su ogni pallone, esemplare la gara di Ngamba, per poi cedere alla prodezza nel pieno recupero a Pinna. Una punizione troppo grave, in tutti i sensi, quella che ha inflitto il calciatore rossoblù alla Paganese che ha portato alle lacrime Gomis a fine gara. Gira storto in un'annata che tutto quello di poco lineare a livello di scelte e di proseguimento avvenuto poteva, con pochi accorgimenti ed un pizzico di buona sorte, girare diversamente. Voglio pensare ai rigori falliti con la Reggina, alla rete allo scadere di Catanzaro che ora si unisce a quella con la Casertana, alla rete a cinque minuti dal termine con l'Andria, madre di tutte le chiavi di svolta in negativo della stagione. Diciamo che anche se avessimo vinto, io poco credevo alla conquista del quart'ultimo posto, a discapito dell'Andria che ormai ha trovato la rotta giusta per la sua salveza. Più fattibile il discorso di poter accumulare, se si fosse vinto il derby, più degli otto punti dal Fondi ed evitare anche in questo caso i play-out. Missione difficile ma ancora possibile, con la matematica che ce lo consente a patto che domenica prossima, si sbanchi il terreno proprio del Fondi. Bisogna reagire, trovare le forze in un gruppo e per questo la garanzia del temperamento e della capacità persuasiva di De Sanzo è certa. Piangere sul latte versato non porta a nulla. Andare oltre le avversità e le circostanze negative è il pane di cui cibarsi, per una squadra affamata di punti come la Paganese. Resta ancora una speranza di giocarsela la salvezza diretta e passa per Fondi. Andare a più sei e con i laziali che, mentre la Paganese riposerà nel suo turno, si recheranno a Lecce e mantenerli sarebbe ideale prima dello sprint finale. Aggrapparsi a quest'ultima speranza è d'obbligo. Ora il mio pensiero è quello di Augurarvi a tutti voi, azzurrostellati nel cuore, una Serena Pasqua in attesa di domenica prossima, confidando anche nella mano della Madonna delle Galline.
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