LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA
Ci aspettavamo una vittoria con il Melfi per dare la svolta, è arrivato un pareggio in rimonta. Almeno non s’è perso. Magra consolazione che serve comunque per non sprofondare moralmente. Salviamo questa Paganese camaleontica che muta tatticamente in corsa e passa dal 4-3-3 ad un modulo con Caccavallo a ridosso delle due punte, 4-3-1-2, che entra nel vivo e spacca la difesa avversaria e si esalta cosa che non aveva fatto da esterno, meno incisivo. Ma a dare la scossa, per riaccendere il motore di una Paganese ingolfata dopo aver fallito il gol del vantaggio con Girardi, è stato il neo acquisto De Liguori. L’ex capitano della Nocerina ha preso per mano il centrocampo, piazzandosi nel mezzo del traffico e ha distribuito, con la sagacia tattica che ha accumulato nelle oltre 400 gare in serie C, palloni a destra e manca, andandosi a prendere il reparto facendo scivolare la palla con una semplicità elementare e segnando con un colpo di bigliardo con tanto di carambola. Certo la condizione ed il fisico non sono al top e non poteva essere altrimenti, arriveranno, ma se è riuscito quasi da fermo a far girare la squadra immaginiamoci quando sarà al cento per cento. Era ciò che serviva al centrocampo, composto da giovani anche di qualità ma con un bagaglio d’esperienza povero e non per colpa loro ma della carta d’identità. De Liguori e Caccavallo, non a caso i due marcatori della gara con il Melfi, sono gli uomini copertina della sfida di sabato con la tecnica al potere, da cui non si può prescindere. L’attaccante napoletano è giunto a quota quattro, con una rete pregevole, la prima su azione, dopo due punizioni ed un rigore, eguagliando lo score della passata stagione a Gubbio ma serve un accelerazione da parte degli altri compagni di reparto. Il momento degli attaccanti, Girardi e Bernardo sono però la fotografia della squadra: Lavori in corso. Un cartello che è affisso sul campo di Siano, che non è un alibi ma un dato oggettivo. La squadra è viva ma alcune pedine sono in fase di rodaggio: Girardi che proviene da un mese di stop, Bernardo che ritorna a giocare dopo non aver svolto ritiro come Girardi e De Liguori, pezzi di un meccanismo che cambia tecnico, modulo e metodi di lavoro che hanno bisogno del loro adattamento e soprattutto di tempo per oleare i meccanismi. Come il reparto difensivo ed alcuni suoi interpreti, vedi Bocchetti, che ancora non stanno incidendo anzi, e che lo stesso Sottil, pur difendendo il reparto, ha fatto una tiratina d’orecchie nel dopo gara. Il tempo per recuperare c’è ma contestualmente bisogna trovare la vittoria, quella che serviva sabato e quella che servirà ad Ischia. Dietro si vince, vedi Martina e Cosenza e di pareggio in pareggio non si fanno passi significativi in avanti.
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