DESTINI INCROCIATI

DESTINI INCROCIATI: SALVATORE CATURANO

15.10.2014 22:00

Per questo secondo appuntamento di L'ARCHIVIO RACCONTA, il fascicolo che fuoriesce, quando nel database s'inserisce Paganese e Melfi, è quello di Salvatore Caturano, uno degli ultimi a finire nell'archivio. Da oggetto semi-misterioso, non fosse altro per quello che si diceva sul suo conto sin da quando era nelle giovanili dell'Empoli, ad un autentico uomo-simbolo di una Paganese, quella della stagione 2012/2013, alla quale è mancata la continuità per poter scrivere qualcosa di importante. Salvatore Caturano ritorna al Marcello Torre da ex, in uno stadio che l'ha sempre sostenuto ed inneggiato, in particolare dopo i due gol all'Avellino nel 4-1 contro i lupi irpini. Ora è la punta di diamante del Melfi, insieme ad un altro ex azzurrostellato, Loris Tortori, che però sarà assente per squalifica.

Salvatore, l'apice della tua esperienza alla Paganese è stata sicuramente la doppietta all'Avellino in una serata storica per gli azzurrostellati. Cosa ricordi di quella partita, ma soprattutto perchè aspettammo così tanto tempo per vedere Caturano all'opera?

"Nel girone d'andata ebbi dei problemi sia fisici che personali. Non giocavo perchè non rendevo in allenamento e il mister Grassadonia non mi vedeva in forma. Sono state delle sue scelte ed io le ho condivise. La svolta ci fu a Frosinone: era dicembre, a pochi giorni dal calciomercato dove sarei potuto andare via, fui gettato nella mischia da titolare e feci subito gol. Da lì in poi ho giocato quasi sempre e credo di aver disputato un buon girone di ritorno. Quella serata con l'Avellino sarà difficile dimenticarla, è stata magnifica. Fare due gol ad una squadra che poi ha vinto il campionato e si sta affermando anche in Serie B, fra l'altro in un derby, è stato un qualcosa di incredibile. Quello era un bel gruppo, ancora oggi mi sento con alcuni di quei calciatori, fra l'altro proprio con Girardi che poi è ritornato".

Quella alla Paganese è stata la tua miglior stagione, in termini realizzativi. Che ricordi serbi dell'esperienza a Pagani ed è vero che c'è stata la possibilità di ritornare?

"Sono rimasto in buoni rapporti con il presidente Trapani e il direttore D'Eboli. In estate c'è stata la possibilità, la mia volontà era quella di ritornare a Pagani, poi per vari motivi non è successo. Comunque ricordo Pagani con grande rispetto e felicità perchè è un ambiente che mi ha dato tanto. Spero che un giorno io possa ritornare, per incontrare nuovamente una dirigenza che stimo molto". 

Quest'anno già due reti per te, rispetto alle tre messe a segno l'anno scorso fra Casertana e Messina. Di questo passo puoi superarti: Melfi può essere l'ambiente ideale per te?

"Assolutamente sì. Sono arrivato in estate con grande entusiasmo. Ho trovato un ambiente tranquillissimo, una dirignza che punta fortemente su di me e credo che li sto ripagando alla grande. E' vero, avrei potuto fare qualche gol in più, però le prestazioni sono buone".

Il Melfi che squadra è, quanto peserà l'assenza di Tortori e cosa deve aspettarsi la Paganese? 

"L'assenza di Loris è pesante perchè è un giocatore importantissimo per la squadra, ci ha dato una mano e peccato che non ci sarà. Saremo agguerriti, abbiamo voglia di fare risultato. Abbiamo dimostrato, in questo inizio di campionato, di non essere da meno rispetto a nessuno, anche in partite contro squadre che lottano per i vertci, penso a Salernitana e Benevento". 

Cosa pensi della Paganese di quest'anno?

"Ho visto diverse gare e ha avuto delle difficoltà iniziali, ma ci sta in avvio di campionato sbagliare qualcosa. La Paganese gioca bene, è stata solo sfortunata. ne ha pagato le conseguenze il mister Cuoghi, ma è arrivato un altro ottimo allenatore. Credo che riusciranno a raggiungere facilmente la salvezza". 

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