LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

18.10.2015 14:47

 
La seconda sconfitta consecutiva, dopo quella di Rieti contro la Lupa Castelli Romani sui cui resti ha passeggiato il Foggia, il primo ko interno e due punti nelle ultime quattro gare certificano la crisi.
Crisi di risultati e di gioco. A parte le assenze in un reparto nevralgico come il centrocampo solo a tratti il tecnico Grassadonia, che sembra già aver smarrito le intuizioni del fulminante avvio con scelte molto discutibili, ha avuto quelle risposte che si aspettava alla vigilia. Voleva un approccio diverso ma a parte i primi minuti ed una discreta ripresa quella ferocia agonistica non si vede più.
Avevamo pensato che l'effetto sorpresa stava sfumando ma dopo la gara contro un ottimo Akragas, che praticamente non ci ha fatto mai vedere la palla, ne abbiamo avuto la certezza. Dopo Rieti anche in casa con i siciliani tante perplessità si sono evidenziate nella gestione dei cambi da parte del tecnico ex Messina che a questo punto dovrebbe riflettere sulla possibilità di cambiare qualcosa visto che lì davanti il giochetto del tridente brevilinio sembra non ingannare più gli avversari.
Emblematica la testardaggine di Grassadonia, già ahimè a noi nota da qualche anno, quando s'impunta su una scelta. Facciamo un passo indietro di qualche anno: stagione 2012-13 prima di modificare l'anemica coppia d'attacco Fava-Luca Orlando che non segnava neanche a porta vuota e lanciare nella mischia Girardi ma sopratutto Caturano, finalmente in campo nel finale del girone d'andata a Frosinone e gol al debutto ed autore dei gol salvezza nel ritorno, ci volle una sommossa popolare e di stampa. Per non parlare quando s'imputò su Scarpa al quale non era riconoscente se segnava due reti a partita ma doveva fare la fase tattica e quindi o non giocava o giocava spezzoni di gara. Sembriamo purtroppo sulla stessa strada se contro l'Akragas sotto di una rete, con un attacco che tranne una punizione di Caccavallo ed il palo episodico di Cicerelli e l'azione personale di Cunzi, non aveva dato grattacapi ala retroguardia siciliana.
In tale situazione ha tenuto per 20 minuti a riscaldare Gurma, se entra non è detto che segni ma almeno vari il fronte offensivo, prima di farlo entrare nel recupero. Senza dimenticare l'altra discutibile mancata sostituzione, dopo i primi 45 minuti, dell'impalpabile Grillo che ha acuito i problemi di un centrocampo incerottato. Speriamo che in questa settimana il buon Grassadonia lavori su qualcosa di diverso apportando qualche modifica e non si fossilizzi su una sola idea di gioco e facendo ruotare gli uomini a disposizione altrimenti non ha senso avere una rosa di 23 calciatori e far giocare sempre gli stessi.
In attacco siamo diventati prevedibili e gli avversari come noi seguiamo loro altrettanto s'informano anche perchè Cunzi e Caccavallo fanno un gran lavoro di raccordo e non sempre sono terminali lucidi lavorando lontano dalla porta avversaria. Alla prossima dura trasferta a Monopoli e un altro passo falso minerebbe la panchina del tecnico e sarebbe il colpo di grazia all'entusiasmo di una piazza che ha già riposto sogni di gloria.

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