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UNA B2 PIU' CHE UNA SERIE C: ECCO COME POTREBBE ESSERE IL PROSSIMO GIRONE C

Qualche posto ancora da assegnare, fra ricorsi e presunte combine. Spera il Foggia, dentro anche la perdente playout di B?

Tempo di iscrizioni e di bilanci per una Serie C pronta (o quasi) a ripartire dopo la sospensione dei campionati della scorsa primavera. Il Covid ha stravolto il mondo, ma non la terza serie che si dimostra coerente e fedele alle sue abitudini, riproponendo il solito calderone estivo caratterizzato da ricorsi, mancate iscrizioni e presunte combine che, come ogni anno, rischiano di alterare la formazione dei gironi e dei calendari, con effetti sull’intera stagione sportiva.
Scompare il calcio a Siena con la città costretta a subire l’ennesima dramma sportivo dopo quello del 2014, così come rinunciano la matricola Campodarsego e la Sicula Leonzio, miracolosamente salva nella scorsa stagione dopo un’incredibile rimonta nel girone di ritorno. Con gli ultimi verdetti della Serie B, prende forma un girone sud che, anche per la prossima stagione sportiva, sarebbe da considerare una sorta di Serie B2.

Tra le big, oltre al Bari, fresco di delusione nella finale playoff persa contro il Reggio Audace, dovrebbero esservi tre siciliane: il Palermo neopromosso tra i professionisti dopo il "fallimento" targato Zamparini ed il Catania, salvato in extremis e che potrebbe avere un nuovo presidente come l’ambizioso Joe Tacopina (in Italia ha già rilanciato Bologna e Venezia). Torna in C anche il Trapani che, nonostante un finale di stagione in cui avrebbe meritato altra sorte, si è visto respingere il ricorso per la restituzione di un punto di penalizzazione, rendendo ufficiale, di fatti, la retrocessione dalla B.

A queste si aggiungono il sempre ambizioso Catanzaro, che ha appena ufficializzato il nuovo tecnico Calabro, e la Juve Stabia del presidente Manniello che ripartirà con un nuovo corso sportivo dopo l’inaspettata retrocessione che ha portato agli esoneri di mister Caserta e del ds Polito, sostituito dall’ex Prato, Ghinassi. Da tenere d’occhio anche il Monopoli di Scienza, confermato sulla panchina dei biancoverdi, dopo il sorprendente terzo posto della scorsa stagione.

Non è da escludere che nel girone C possano nuovamente finirci la Ternana e il Teramo, con un occhio a cosa accadrà fra Perugia e Pescara che si giocheranno ai playout la permanenza in Serie B. La sensazione è che le due squadre della stessa Regione che si ritroveranno in C saranno assegnate allo stesso raggruppamento, con l’altra che dunque passerà nel girone B. A meno di sorprese, oltre alle “cugine” Avellino, Cavese, Casertana e Turris, prenderanno parte al girone C anche Potenza, Viterbese, Vibonese, Picerno e Virtus Francavilla.

Restano sullo sfondo la grana del neopromosso Bitonto, deferito per una presunta combine del match con il Picerno del 5 maggio 2019 che regalò la promozione ai lucani. La Procura Federale ha disposto il rinvio a giudizio per alcuni tesserati ed i nero verdi, in caso di condanna, rischiano la retrocessione d’ufficio in serie D, con il Foggia già pronto a cogliere l’opportunità di riammissione.

Con la speranza che la Paganese possa dire la sua, ma soprattutto che si ritorni, quanto prima, a respirare il calcio negli stadi.

POSSIBILE GIRONE C: Avellino, Bari, Bitonto (Foggia), Casertana, Catania, Catanzaro, Cavese, Juve Stabia, Monopoli, Paganese, Palermo, Picerno, Potenza, Teramo (Perugia), Ternana (Pescara), Trapani, Turris, Vibonese, Virtus Francavilla, Viterbese.

Vito Marrazzo
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