LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

16.03.2015 17:53



Fa rabbia perdere punti in questo modo come è accaduto a Barletta. Questa volta la prestazione c’è stata, rispetto alle gare con Cosenza e Melfi.
La squadra ha comandato la gara per gran parte dei novanta minuti, giocata con grinta e determinazione eppure si esce dal Puttilli senza la miseria di un punto ed anche quello se fosse arrivato sarebbe stato troppo poco per quello che la formazione di Sottil aveva prodotto.
Ma mi voglio soffermare su un altro aspetto che in questo girone di ritorno sta penalizzando la Paganese: le prestazioni sotto tono dei portieri.
Una stagione non particolarmente felice sotto quest'aspetto: ben quattro hanno difeso la porta azzurra, in ritiro con Marruocco titolare giunse Addario che fece anche il suo esordio stagionale nella gara di Coppa Italia proprio con il Savoia, che sostituì dopo poco più di un quarto d’ora Marruocco infortunatosi. Fu quella la sua unica apparizione confermando i dubbi sulle sue doti e subito dopo fece già le valigie lasciando il posto al più esperto Casadei.
La prima parte di stagione di Marruocco è stata positiva, se non per le numerose ammonizioni causa carattere non proprio docile in campo, che l’hanno portato ed essere il primo calciatore della rosa ad essere squalificato e così con il Benevento ecco l’esordio di Casadei, che però anch’egli cade nella trappola del rosso contro i Sanniti lasciando il posto a Novelli, portiere della Berretti.
Dal girone di ritorno però Marruocco non è stato sempre impeccabile, altra espulsione con il Foggia, uscita a vuoto a Caserta, lasciando Rajicic libero di segnare il gol vittoria nel finale, pasticcio con Vinci nella gara con il Lecce e successiva mezza dormita sul tiro del raddoppio di Di Carmine a Castellammare, poi l’infortunio a Melfi.
Con Casadei le cose non sono migliorate, incerto quando deve bloccare la sfera ed uscite al cardiopalma, vedi gara con l’Ischia, mentre a Barletta ha praticamente regalato il pallone a Fall, pasticciando nella presa a terra, mentre sul destro di Turchetta, nonostante i 193 cm, è stato poco reattivo nel smanacciare il pallone insaccatosi sotto la traversa.
Sicuramente Sottil non sarà d'accordo con me: a questo punto tanto vale valorizzare un prodotto interno come Novelli che qualora dovesse sbagliare è pur sempre un giovane ed è una scusante più che valida.
In queste ultime otto partite bisogna limitare gli errori per portare a casa questa benedetta salvezza, per la quale stanno facendo il tifo anche le avversarie che di domenica in domenica perdono occasioni per avvicinarsi agli azzurrostellati.
Poi dalla prossima stagione, si lavorerà a restaurare il parco portieri che quest'anno, in tutti i suoi interpreti, ha balbettato. 

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