IL MOVIOLONE

IL MOVIOLONE - REGINALDO, NON E' FUORIGIOCO. MANI DI FIRENZE NON DA RIGORE

06.04.2017 16:39

Dopo la brutta sconfitta di Foggia, la Paganese torna ad ingranare la marcia e si aggiudica quello che si può definire un vero e proprio scontro playoff. Gara diretta, con non poche incertezze, dal signor Luigi Carella di Bari al suo primo anno tra i professionisti, coadiuvato da Michele Falco, anch'egli della sezione di Bari, e da Sante Selicato di Siena. Proprio quest'ultimo, secondo assistente dell'arbitro, è stato più volte impegnato in difficili valutazioni di off-side. Lo sa bene l'ariete azzurro Reginaldo che al 20' si vede annullare giustamente quello che sarebbe stato il gol del possibile vantaggio: sul filtrante di Bollino, infatti, il numero 8 azzurro è ben oltre la linea del penultimo difendente. Discorso diverso invece per l'episodio del 37': sul passaggio di Herrera (come si può osservare dalla foto) la posizione dell'attaccante azzurrostellato è regolare. Selicato ci pensa un po' troppo e decide per la segnalazione di furogioco interrompendo una chiara occasione da rete anche se, ad onor del vero, Reginaldo sul prosieguo dell'azione si era fatto stoppare dall'estremo difensore Baiocco il passaggio per Firenze. Episodio controverso anche al 39' quando in contropiede Reginaldo serve Bollino: Pompei prima lo anticipa di testa poi, seppur involontariamente, lo sgambetta impedendogli di penetrare nell'area di rigore. Il direttore di gara inspegabilmente inverte il fallo ed accorda la punizione ai laziali. 

L'Unicusano Fondi ha protestato al 66' con Tiscione, ammonito per proteste, che ha chiesto a gran voce un calcio di rigore per tocco di mano di Firenze sugli sviluppi di una punizione dal limite calciata dallo stesso numero 7. In effetti c'è il tocco di mano del bomber di giornata ma il braccio non aumenta il volume del suo corpo e pertanto la decisione di Carella, che è li a due passi, sembra corretta (vedi foto in basso). Infine, incomprensioni nel finale quando il direttore di gara ammonisce Longo che viene ripetutamente trattenuto da Addessi e reagisce con una sbracciata: il difensore azzurro rischia ma viene graziato, così come l'esterno ospite che nell'occasione meritava l'ammonizione per il fallo tattico. Confusione tra i calciatori per capire a chi fosse stata accordata la punizione e gioco che riprende senza neppure il fischio arbitrale nonostante l'ammonizione. Da segnalare, l'allontanamento di mister Grassadonia all'80' che, causa l'ennesima palla persa dai suoi in fase di disimpegno, entra sul terreno di gioco e scarica l'adrenalina con un calcio alle borracce. Espulsione inevitabile per il mister apparso piuttosto nervoso e stizzito anche da alcuni incompensibili mugugni provenienti dalla tribuna. Tensione che dimostra quanto fosse importante per gli azzurri vincere questo scontro diretto e continuare a sognare....giugno!

Daniele Ferrara
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