11.12.1980/11.12.2023: NEL RICORDO DI MARCELLO

43 ANNI. Una vita senza un simbolo, un'icona, un presidente, un uomo, un sindaco... 43 ANNI senza MARCELLO TORRE! 

Non l'ho conosciuto, avevo nove anni quando fu barbaramente ucciso, ma ho sempre pensato cosa ha perso la sua Famiglia, Pagani e la Paganese con la sua mancanza. L'ho sempre immaginato come un trascinatore, un bell'esempio di paganesità che poteva dare tanto a tutti noi. Quella mattina dell'11 dicembre del 1980 quando fu trucidato in auto in compagnia dell'avvocato Franco Bonaduce, miracolosamente scampato all'agguato, credo che siamo morti tutti noi. Perchè Marcello Torre era Pagani, era la Paganese. Era uno di noi quando la notte del terremoto dispensava latte e coperte con la sua famiglia tra i terremotati. Era uno di noi quando la Paganese perdeva non gli si poteva rivolgere la parola. Era uno di noi, quando difendeva la "sua" Paganese nelle aule della giustizia sportiva a Firenze per addolcire qualche pena che doveva scontare la società. Era uno di noi quando cercava di mantenere i fili di una società ballerina in quegli anni che si reggeva grazie anche al suo carisma e alla sua presenza. 

A distanza di tanti anni cosa ci resta di MARCELLO TORRE? Lo stadio, che porta il suo nome, in cui ha gioito per le vittorie e s'è arrabbiato per le sconfitte. Quello stadio in cui, qualche settimana dopo il suo assassinio, si giocò un derby Paganese-Nocerina surreale con un mazzo di fiori, deposto dai due capitani, nel posto che abitualmente occupava in tribuna. Ci resta una gigantografia che sorveglia la città e idealmente la difende, così la voglio immaginare. Forse troppo poco per quello che ha fatto e rappresentato per Pagani. 

A rinnovare il ricordo ci pensa però sua figlia Annamaria, sempre alla ricerca ancora di verità taciute, con il Premio Marcello Torre che è una testimonianza annuale ed un punto fermo del suo lascito umano.   

Peppe Nocera - paganesemania.it