LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA NOCERA: I CONTI NON TORNANO

24.10.2016 20:00

Non è stato un felice onomastico, dal punto di vista sportivo, per il presidente Trapani, al quale rivolgo gli auguri personali e quelli dell'intera redazione di Paganesemania.it, nel giorno di San Raffaele. Un momento non positivo per la Paganese, reduce da due sconfitte consecutive, che fanno salire a sei il computo totale, dopo dieci giornate. Sinceramente, noto un'involuzione del gioco, al di là della difesa di Grassadonia, che giustamente è nel suo compito. Da alcune domeniche cerca di mascherare, soprattutto in casa nei post partita, prestazioni sotto tono che non rispecchiano il valore del gioco espresso dalla squadra. Rispettando il pensiero del tecnico, seppur non condividendolo, ci ritroviamo con una squadra che continua a stentare in casa, con tutte le attenuanti dei casi, dove in cinque partite ha ottenuto tre sconfitte, un pareggio ed una vittoria, sul Melfi, dove anche in quell'occasione non è stata una passeggiata. E' un squadra che, a parte l'aspetto fisico (ormai siamo al termine del percorso di recupero) non ha ancora trovato una chiara identità di gioco. Va a sprazzi, meglio in trasferta, con problemi in alcuni uomini in tutti i reparti. Ieri le assenze pesanti in difesa hanno accentuato le lacune di un reparto che continua ad avere delle crepe. Come punti ottenuti in casa siamo ultimi, con quattro, insieme al Siracusa e con sei, insieme a Catanzaro, Messina e Vibonese, siamo la squadra con più sconfitte, dopo dieci turni, del girone C. Non conosciamo quasi per niente, solo uno, il pareggio come Cosenza, Messina e Juve Stabia contro la quale subiamo la quarta sconfitta interna della storia. Dopo questa breve analisi statistica dei numeri della Paganese dopo dieci turni di campionato, voglio ritornare sulla gara di ieri.
A sorpresa ci opponiamo alla formazione di Fontana con un vero e proprio attacccante, Reginaldo, che nel dopo gara riferisce che segna poco perchè gioca più per la squadra come chiede il mister, e questo già fa capire già molto sulle difficoltà che sta trovando l'ex Fiorentina. Impensabile ieri cercare di solleticare la difesa delle vespe con il solo brasiliano, perso, per tutto il primo tempo letteralmente regalato agli avversari, tra l'ermetica retroguardia ospite. Il solo Deli a supporto doveva creare e andare alla conclusione e forse si chiede un po' troppo al neo capitano. Ovvio che la rete a freddo degli ospiti abbia scompigliato i piani di Grassadonia ma la squadra, ancora una volta in casa, ha fatto fatica a costruire limpide palle gol. Herrera, entrato nella ripresa, è ancora lontano dal calciatore ammirato in passato ed il problema offensivo rimane per questa squadra. Un conto è giocare in trasferta (Grassadonia a sua difesa ha fatto notare in sala stampa che con questo modulo s'è giocato a Cosenza), un conto è farlo in trasferta dove la Paganese si trasforma. Il "Torre" continua a piangere in questo avvio di campionato e speriamo che il ritorno miracoloso di Iunco (a proposito, ma venerdì sera nel corso della trasmisssione il direttore Bocchetti non aveva detto che se ne parlava dopo Catania per rientrare in gruppo? Miracoli dello staff medico o incomprensibile bugia del direttore?) possa apportare nuove soluzioni nel reparto avanzato. Buono l'esordio tra i professionisti di Chiriac. Il giovane portiere di proprietà del Modena, che ha dimostrato buone capacità su cui poter lavorare e speriamo continui così, forse poteva fare di più sull'intervento da cui è scaturita la seconda rete, anche se di più dovevano fare i difensori in zona che hanno fatto le belle statuine su Izzillo
Per chiudere, un plauso all'ammodernamento della sala stampa "Salvatore Scarano" che domenica ripresentava, sulle sue pareti, i  quadri raffiguranti le pagine storiche della Paganese. Un grazie al direttore Raiola e all'addetto stampa Ansaldi per il ritorno al loro posto, dopo la cervellotica idea di qualche dirigente rivoluzionario di cui non si sente la mancanza.

Peppe Nocera
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