LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

04.05.2015 14:03



E’ fatta. Con il punto, in una delle più classiche partite di fine stagione contro un Martina già salvo, arriva anche per la Paganese il biglietto per la partecipazione al prossimo campionato di Lega Pro, grazie all’ottimo lavoro di Sottil di cui scriverò successivamente. Bello “l’abbraccio ideale del pubblico con Sottil a fine gara”.
Sarà il tredicesimo anno di presidenza Trapani, che se prima era nella storia di questa società, presidente più longevo della storia azzurrostellata, ora lo sarà ancor di più. Un’altra stella sul decorato petto della sua presidenza che ha un valore doppio se pensiamo la situazione che sta attraversando e con lo spirito che ancora lo assiste nel tenere a galla nel panorama del calcio professionistico la Paganese.
Si riaggiorna il curriculum della sua presidenza sotto la quale sono arrivate, è bene ricordarlo, 1 promozione in C2, 1 scudetto Dilettanti, 2 promozioni in C1, 1 retrocessione con immediata promozione, 1 retrocessione con immediato ripescaggio, e tre salvezze ed un 17° posto in un campionato senza retrocessioni. Questi sono i fatti, i numeri, le medaglie inequivocabili, tutto il resto è democraticamente discutibile. Come ad esempio si vorrebbe vedere la futura Paganese che al momento volente o nolente la può gestire solo Raffaele Trapani che comunque a bocce ferme è costretto a fare una seria riflessione per il futuro. E’ l’unico che in questa nostra città a livello calcistico ha le capacità gestionali e di equilibrio per aprire il Torre e mettere la palla al centro.
Come tutti quelli che operano è soggetto ad errori, è criticabile per alcune scelte, per decisioni a volte impopolari ma al momento è l’unico che aziona il pulsante per mettere in moto il giocattolo. Insieme a pochi amici a metterci faccia e soldi. Nonostante tutto C1 siamo.
Lungi da me una difesa a priori del presidente Trapani. La mia è analisi attenta della realtà delle cose. Anch’io vorrei una Paganese vincente, capace di giocarsi i play-off, ma i sogni si fanno di notte dormendo poi quando ci si sveglia ci si rende conto della logicità delle cose. Chi nelle condizioni in cui s’è venuto a trovare Trapani, con le vicende giudiziarie in corso, avrebbero continuato a pensare alla Paganese, per la seconda volta? La Paganese in C1, per capirci meglio, è un vanto di cui andar fieri e mentre altri desiderano fare calcio altrove lui lo fa nella sua città. Bene o male ma lo fa.
Sarebbe bello un progetto unitario per una grande Paganese, con nuove forze imprenditoriali che lo affiancherebbero. Ecco ora sto sognando. Oltre Trapani il nulla.
In provincia di Salerno siamo la seconda realtà calcistica dopo la Salernitana, appena promossa in B e chi mancherebbe pure. Nella regione Campania apparteniamo alla schiera delle formazioni in C, alle spalle di Napoli, Avellino e Salernitana. A coloro che non ne possono più di questi campionati, li invito a rileggere il mio libro “Paganese 80 anni di calcio” per capire prima di Trapani dov’eravamo appena vent’anni fa? Ve lo ricordo io: 1 maggio 1995 Campionato Eccellenza Paganese-Cilento 4-0. Prima delle dodici stagioni della presidenza Trapani, nove consecutive di professionismo sette di C1 e due di C2, nella suoi primi sessant’anni aveva solo disputato undici campionati professionisti consecutivi dal ’76-’77 all’ ’86-‘87, suddivisi in cinque di C2 e sei di C1. Meditate gente meditate e se c’è qualcuno che sta per iniziare i lavori per una statua di Raffaele Trapani a ricordo perenne per quello che ha fatto e spero continui a fare per la Paganese, chiamatemi che contribuisco anch’io.
Ora, sempre e comunque: Forza Paganese!

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