Capitolo 3

NEL 1950 IL PRIMO DERBY CON LA NOCERINA, INIZIA L'ETERNA SFIDA
(Stagioni calcistiche dal 1949/50 al 1957/58) 

 

La matricola Paganese, che è all’esordio nel torneo di Promozione, non fa affatto la figura della squadra sprovveduta, anzi è la vera sorpresa di quella stagione. Gli azzurri, abbandonato il campionato di Prima divisione, si ritrovano a dover fronteggiare con realtà ben diverse, appartenenti a città di grosse tradizioni come la Puteolana, il Gladiator, la Turris, la Casertana e l’Avellino. Gli azzurri sono inseriti nel girone M, l’esordio in campionato avviene a Caserta dove la Paganese subisce la prima sconfitta in questo nuovo campionato (3-1) ma pian piano le cose andranno meglio. Ad indossare l’azzurro in quella stagione furono i seguenti calciatori: Di Lieto, Falcone, Capone, Marrese, Manfro, Cislaghi, Passeggio, Savastano, Bisogno, Valese, Ferraro. Si piazzarono al terzo posto il grande Valese e compagni con 31 punti in compagnia di Portici e S.E.T. alle spalle delle due corazzate Avellino e Casertana, che chiusero appaiate al primo posto con 45 punti. La promozione in serie C venne conquistata da entrambe, grazie ad una ristrutturazione dei gironi, anche se l’accesso agli spareggi per la promozione in C venne vinto (2-1) dalla Casertana che poi a sua volta perse le finali. La Paganese in quel campionato in 28 gare conquistò 12 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte, la più cocente ad Avellino per 5-2, realizzò 55 reti e ne subì 44.

L’anno successivo la Paganese acquistò il portiere Giuseppe Canonico dalla Cavese, lo stopper Antonio Punzi dalla Nocerina, assemblati al blocco dei riconfermati. La stagione 1950/51 si concluse con un sesto posto a quota 35 punti, questa volta il duello per la C riguardò la coppia Turris e Bagnolese, giunte prime con 43 punti con netta vittoria dei torresi per 3-1 nello spareggio. Questa stagione sarà ricordata anche perché fu quella in cui si disputò il primo derby tra Paganese e Nocerina. La gara d’andata si giocò al “Del Forno” alla quattordicesima giornata e terminò con la vittoria della Paganese per 3-2; al ritorno la sfida dell’Agro, che per anni infiammerà gli sportivi delle due città, finì in parità (1-1). La Paganese si schierava così: Canonico, Falcone, Capone, Marrese, Punzi, Cislaghi, Bisogno, Savastano, Passeggio, Storti, Coda.

Alla vigilia del campionato 1951/52 la Lega apporta delle modifiche ai campionati: dalla Promozione le prima quattro accedono alla Quarta Serie, l’attuale serie D, e quella rivoluzione consentì il salto di categoria a Cavese, prima con 55 punti, Nocerina con 49, Puteolana ed Avellino con 48. Nulla da fare per la Paganese piazzatasi all’ottavo posto con 38 punti, in un girone a 18 squadre comprendente anche squadre calabre come Paola, Nicastro e Vibonese. Fu una Paganese rinnovata per sei undicesimi quella allenata da Punzi che si schierava con questi undici: Conti, Roccati, Punzi, Marrese, Monconi, Francese, Matonti, Savastano, Bisogno, Bertoloni, Capone.

Come le stagioni precedenti, la Paganese non riesce a fare il salto di qualità assestandosi ancora in una posizione di centroclassifica anche per l’annata 1952/53. Arriva al termine della stagione al settimo posto con 33 punti e spiccano in questo girone B i sempre infuocati derby con l’Angri, sconfitto a Pagani nella gara d’andata per 3-1, mentre c’è da registrare l’autentico cappotto inflitto agli azzurri dalla Battipagliese per 8-1 con le zebrette che s’imposero anche a Pagani per 3-1. Un campionato anonimo vinto dal Cral Cirio con 51 punti, con dieci di distacco dalla Battipagliese, dove va sottolineata la vittoria della Paganese per 4-0 nei confronti della Scafatese e il doppio 1-1 con la Juve Stabia.

Ben diversa la posizione conquistata dagli azzurri la stagione successiva, quella datata 1953/54, terzo posto finale con 39 punti alle spalle della capolista Torrese con 48, che ingaggiò per tutto il torneo un autentico duello con l’Ercolanese, che alla fine dovette accontentarsi della piazza d’onore ad un punto di distacco. Quel campionato di Promozione, annoverava tra le sue fila squadre del calibro di Juve Stabia, Battipagliese, Portici e Angri. Ancora una volta fu la bestia nera degli azzurri, la Battipagliese che pareggiò a Pagani per 1-1 e vinse in casa per 3-1. Vittoria (1-0) e pareggio (2-2) conquistò invece la Paganese nel derby con l’Angri, stesso risultato (3 punti su 4) ottenuto con la Scafatese. La vittoria più pesante per gli azzurri in quel campionato avvenne con la Libertas Avellino, 5-0 a Pagani mentre fu la Mariglianese ad infliggere gli azzurri un autentico cappotto, un 8-1 difficilmente dimenticabile. Di contro la Paganese ottenne ottimi risultati contro le regine del girone: doppia vittoria contro l’Ercolanese (2-0, 1-2) e doppio pareggio con la Torrese (1-1, 1-1).

In questa metà degli anni ’50 la Paganese alternò campionati di vertice ad altri di media classifica. Ne fu testimone il torneo 1954/55 che si chiuse addirittura con la Paganese che dovette ricorrere all’appendice degli spareggi per evitare la retrocessione. Si piazzò dodicesima a pari punti con l’Acli e la sfida finale per la permanenza nel campionato di Promozione si disputò a Scafati. Gli azzurri superarono la formazione di Torre Annunziata per 2-1. In quella stagione ritornò il derby con la Nocerina, che giunse seconda. La vittoria (2-0 a Pagani) risultò una delle pochissime soddisfazioni in quel campionato.

Il campionato 1955/56 è di tutt’altra fattura, lo scampato pericolo dell’anno precedente scosse la dirigenza azzurra. La Paganese è di nuovo protagonista, conquistando il terzo posto con 41 punti alle spalle dell’Ercolanese, vincitrice con 49 e del Russo Cicciano con 45. Gli azzurrostellati sovrastarono in classifica la Battipagliese (nonostante la doppia sconfitta), l’Angri, la Cavese (battuta 1-0 in trasferta), la Nocerina con i rossoneri sconfitti sia a Nocera (0-1 con rete di Milano al 43’) che a Pagani (3-0 con reti di Iannece, Cimirullo e Milano).

Fecero seguito due stagioni anonime, quelle del 1956/57 e del 1957/58; nella prima la Paganese non ottenne più del decimo posto con 27 punti in un campionato vinto sul filo di lana dal Nola con 48 punti, un punto in più di Nocerina e Cavese e due sull’Atripalda. Si ricordano in quella stagione le pesantissime sconfitte subite in trasferta con le due formazioni torresi (5-1 con il Savoia, 6-0 con la Turris). Nella seconda annata si migliora la classifica di un solo gradino, nono posto con 23 punti frutto di 10 vittorie, 3 pareggi e 13 sconfitte, 43 le reti fatte, 45 le subite 8 delle quali incassate ad opera del Sorrento che in quell’anno superò gli azzurri per 4-2 in casa ed imponendosi al “Del Forno” per 4-1.

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