LA PARTITA DEL TIFOSO

LA PARTITA DEL TIFOSO - E LUCE FU!

E luce fu! Mi perdonerete se per iniziare questo mio articolo scomodo addirittura la Genesi, ma tra un po’ capirete perché…

Ovviamente, una fioca luce è ciò che s’intravede in fondo a questo lungo e angusto "budello oscuro" (certo, passare dalle Scritture Sacre a "Così parlo Bellavista" ce ne vuole tanto. Di coraggio, soprattutto, ce ne vuole tanto!) in cui ci siamo intrufolati nostro malgrado e da cui non vediamo l’ora di uscire. Non sono soltanto i tre punti guadagnati contro una diretta concorrente; non è solo l’avere ridotto le distanze da tutte le altre avversarie più vicine in classifica e non è una graduatoria che finalmente si è accorciata. La Paganese di domenica è stata perfetta! I ragazzi hanno giocato bene e sono stati padroni del campo per tutta la gara. Questa (la gara) non è mai stata in bilico, ha avuto un padrone assoluto che ha saputo prendersi ciò che desiderava, con vigore e maestria. L’altra (la Paganese) ha dimostrato di non essere assolutamente l’agnello sacrificale (‘nata vot?!) di questo girone ma di essere, voglio dirlo stavolta, ben allenata. Favo ha dimostrato di sapere il fatto suo e di avere una squadra che lo segue e che prova a mettere in pratica tutte le cose provate in settimana. Bravi, ragazzi. Bravissimo mister.

Cesaretti è stato più fastidioso e intollerabile di un dolore di cervicale per i malcapitati difensori bianconeri (tra cui spiccava il dimenticabile Camilleri). Insomma, tutti col popò al vento e vai con l’oki a fiale! Finalmente Baccolo ai livelli che gli competono. Linea difensiva impeccabile, attenta a bloccare sul nascere tutte le velleitarie sortite degli avversari. Sono contento per il gol di Maiorano e in generale, per la sua prestazione. Di Ciccio Scarpa non parlo: ho finito gli aggettivi.

"E luce fu" è un altro personaggio che questa settimana merita la ribalta e voglio presentarvi. Vi basti sapere che è venuto a casa per sole due volte a vedere la partita e sono state due vittorie (Siracusa e Catania con la Sicula Leonzio). E pensare che abbia dovuto chiamarlo in extremis, a pochi minuti dal fischio d’inizio perché non si decideva a venire! Che dire: se qualche volta dovessi essere impossibilitato a vedere la partita, gli lascerei le chiavi di casa.

La fioca luce s’intravede, quindi ora è giunto il momento di dare continuità al bel gioco espresso; solo così tutto sarebbe possibile. Domenica arriva un avversario tremendo ma il solo pensiero di giocarci contro deve renderci orgogliosi. Il Lecce, amici miei. Vi è chiaro contro chi giochiamo? Possiamo ancora fare i preziosi e a disertare lo stadio, negando a questa società e a questi ragazzi il nostro supporto, la nostra voglia di azzurrostellato?

Jà, facit ‘e brav e venit ‘o camp…

Alberto Maria Cesarano
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