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PROFILI - LONGO ACCUMULA MINUTI: "SPERAVO DI GIOCARE DI PIU', IN C E' TUTTO DIVERSO"

Poco o nulla si è salvato dalla disastrosa prestazione vista domenica al Marcello Torre da parte della Paganese, ma solo uno è riuscito a mettersi in luce meritandosi di diritto la quarta puntata di Profili. Si tratta di Sebastiano Longo: il giovane esterno classe ’98 è subentrato a mezz’ora dal termine risultando l’unico in grado di creare scompiglio nella retroguardia ospite mentre gli uomini di maggior spessore Scarpa, Cesaretti e Fornito vivevano una delle peggiori giornate delle loro carriere ed il tanto osannato Parigi risultava essere la brutta copia di quello visto nelle precedenti gare. Assenti e smarriti i ben più esperti compagni assistevano inermi alle scorribande solitarie del ragazzo di Barcellona Pozzo di Gotto, che commenta così la sua prestazione: "Sono contento per aver giocato di più rispetto alle precedenti gare (10 minuti contro il Catanzaro e 3 minuti contro il Catania, ndr) ma purtroppo stiamo avendo delle difficoltà che non ci consentono di ottenere i risultati sperati. Il mister mi ha chiesto di giocare quinto a centrocampo e, seppur io sia un esterno di sinistra, ho risposto presente. Non ho problemi a giocare lì, anzi mi piace molto andare all’uno contro uno e tentare il cross dal fondo”. 

Sebastiano, puoi essere una freccia importante nello scacchiere azzurrostellato. Come ti stai integrando con i compagni e con i dettami tattici di Mister Fusco?
“Con i compagni mi trovo alla perfezione. Noi giovani possiamo solo crescere con gente di qualità come Scarpa e Cesaretti. E’ un piacere allenarsi con loro e con il mister. Ci fa allenare sempre con il pallone ed a me piace questo tipo di gioco. Non ti nego, però, che all’inizio pensavo di poter avere più spazio nel 4-3-3. Ma non è un problema adattarmi al nuovo modulo anche se ci vuole un po’ di tempo per capirne al meglio i meccanismi”. 

Arrivi dalla primavera del Parma, dove hai segnato ben 10 gol che fanno il paio con gli 8 realizzati in Serie D con l’Igea Virtus, ma hai esordito in C con il Messina tre stagioni fa. Che differenze ci sono tra questi campionati e la Serie C attuale? 
“A Parma è stata una bellissima esperienza, siamo finiti penultimi ma abbiamo disputato un buon Torneo di Viareggio e parecchi di noi si sono messi in luce. Con l’Igea ero abituato a giocare a sinistra per accentrarmi e provare il tiro, ho il gol nelle corde ma sono consapevole che in Serie C è tutto diverso. Ci sono calciatori davvero forti, che arrivano da Serie B e Serie A, non è semplice per una squadra giovane come la nostra affrontare queste squadre”.

A Messina ci sei cresciuto ed hai esordito tra i professionisti, speri di tornarci un giorno? 
“Per ora penso alla Paganese ed al Parma, con cui ho altri tre anni di contratto. Tifo Igea Virtus ed Inter, ma il Messina è sempre nel mio cuore e ricordo con piacere gli anni della Serie A e le partite che andai a vedere allo stadio. Spero, che un giorno, ritorni dove merita di essere”.

Giorgio Francavilla
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