IL MOVIOLONE

IL MOVIOLONE - MANCA RIGORE SU MUSSO, DA PENALTY ANCHE L'AZIONE DEL 2-1

Il derby con l'Avellino è stato, per un motivo o per un altro, indimenticabile per la Paganese. Sicuramente lo stesso non si potrà dire per l’arbitro del match, il signor Nicoló Marini della sezione di Trieste, al quarto anno in Can C. Il fischietto friulano ha sicuramente mostrato esperienza nella partita di domenica, mostrandosi all'altezza, ma sugli episodi ha commesso qualche errore, che - fortunatamente per lui, grazie alle reti di Perri prima e Calil poi - non sono stati decisivi per la gara. Ovviamente un arbitro al quarto anno ha bisogno di prestazioni migliori, soprattutto di non commettere errori sugli episodi per poter aspirare alla categoria superiore. Gli episodi non li analizzeremo ovviamente tutti, ma ci concentriamo sui provvedimenti disciplinari adottati dal signor Marini

Il primo è l'ammonizione a Carotenuto, al 14' del primo tempo, per una simulazione al limite dell'area. A rivedere le immagini, il contatto con Morero sembra esserci, anche se sarebbe stato eccessivo un calcio di punizione per la Paganese, visto che Carotenuto si lascia cadere in maniera accentuata subito dopo il contatto. Contemporaneamente però risulta eccessiva l’ammonizione, comunque non pesata nell’economia della gara. Giusti gli altri gialli a De Marco, Dramè, Charpentier e Palmisano.   

Sugli episodi, Marini è stato meno attento, in particolare su due importanti azioni giunte negli ultimi dieci minuti. La prima al minuto 84: Scarpa batte una punizione deviata dalla barriera, la palla viene raccolta da Schiavino che colpisce il palo. Sul pallone si stava avventando anche Musso, atterrato nettamente in area da Parisi (vedi immagine sopra tratta dalla sintesi di Eleven Sports). L'attaccante azzurrostellato, al momento del fallo, aveva la piena disponibilità di giocare il pallone, di conseguenza oltre ad essere rigore sarebbe stata necessaria anche l’espulsione per il difensore biancoverde. L’episodio successivo è al minuto 86, sempre con Musso protagonista. Stavolta l'attaccante viene da Celjak, ma il direttore di gara è bravo ad aspettare e non concedere immediatamente il rigore, poiché Perri realizza il gol del vantaggio. 

Nei minuti di recupero scatta un parapiglia a causa di un calcetto subito da Musso da parte di Morero, che va poi faccia a faccia con Caccetta. Al termine delle fasi concitate, l’arbitro ammonisce giustamente il centrocampista azzurrostellato, ma per l’Avellino il malcapitato Alfageme, lasciando impunito Morero

Daniele Ferrara
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