LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA...NOCERA: IL CALCIO TOGLIE E POI RESTITUISCE

Il calcio ti offre sempre una seconda possibilità e questa domenica mi auspicavo, come scrissi proprio da questa rubrica dopo la disfatta di Andria, la desse alla Paganese e soprattutto a Vincenzo Marruocco. Speravo, dopo i due errori grossolani che spianarono la strada alla vittoria dei pugliesi, in un suo riscatto e così è stato. A Catanzaro il calcio ha restituito tutto con gli interesssi alla Paganese, che sfodera una gran prestazione, e al capitano azzurro che abbassa la saracinesca, come nelle giornate migliori, e mette le mani sui primi tre punti di questa stagione. Una vittoria storica perchè per la prima volta la Paganese espugna il Ceravolo, dopo cinque trasferte, in cui s'era raccolto solo un punto con Grassadonia che si toglie un altro sfizio, vincendo sul terreno calabrese dopo tre tentativi a vuoto, proprio da allenatore della Paganese. Una grande prova di un collettivo che doveva dare delle risposte a tutto allo staff tecnico, alla società, ai tifosi. Prestazione sulla falsa riga di quella con la Casertana, cancellando l'opaca prova di Andria, dove i pezzi pregiati hanno cominciato a brillare come Iunco, quanti assist deliziosi per i compagni, e Reginaldo, autore di un gran gol. Il brasiliano ci ha fatto trattenere il respiro quando (non si capiva dalle immagini) il pallone sembrava non fosse entrato. Ha fatto  la cosa più difficile cercando di superare, riuscendovi, il portiere anzichè tentare subito di scavalcarlo. Bene la retroguardia, con l'assetto a tre, dove si riscatta anche Silvestri,  Deli finalmente si fa notare oltre al gol, con Maiorano che appare sempre più vicino alla forma migliore. Una vittoria fondamentale che rialza il morale, cancella lo zero in classifica, attendendo tra una settimana il Monopoli, riportando fiducia in tutto l'ambiente.
Ci voleva prorio. La Paganese s'è rialzata facendolo non conquistando una vittoria striminzita e fortunosa ma imponendo calcio e muscoli con padronanza, su un terreno tra i più delicati e difficili del girone che, come ho scritto, ci aveva regalato solo dolori. E poi la soddisfazione è doppia avendola conquistata contro alcuni calciatori che troppo frettolosamente avevano lasciato Pagani per sposare il giallorosso. Poteva filare tutto liscio? No! A rovinare la domenica da sogno ecco l'apprensione per l'infortunio a Iunco. Il ginocchio fasciato da un tutore con la borsa del ghiaccio e le mani nei capelli, sulla barella, non fanno sperare nulla di buono. Pensiamo positivo in attesa degli esami strumentali ed in bocca al lupo.

Peppe Nocera
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