PAGANESEVIRUS...STORIE EPIDEMICHE

PAGANESEVIRUS...STORIE EPIDEMICHE: AUGURI RIBONI, IL ROMANO CHE SPOSO' LA PAGANESE

Rinunciò alla prima notte di nozze per le finali del San Paolo, poi vinte dalla Paganese

03.04.2020 16:56

Il cassetto dei ricordi ci porta nel Lazio, volutamente, dove risiede un romanaccio che a 25 anni nell'estate del 1966 giunse a Pagani. Ottavio Riboni. Ne parliamo volentieri oggi per festeggiarlo nel suo 79° compleanno. Spesso mi sento con lui, solo per un saluto, o ricordare qualche aneddoto sulla sua permanenza alla Paganese che durò due stagioni. Furono molto intense e quanto mai decisive. Anni particolari anche per la sua vita privata visto che si sposò un anno dopo nel giugno del 1967...in un momento particolare con la Paganese che doveva affrontare le finali bis del San Paolo per la promozione in serie D sfuggita, sempre nelle finali, l'anno prima. Ecco lo straordinario racconto di quei giorni di Riboni: "Il presidente Attilio De Pascale e Vincenzo Cascone furono i miei testimoni di nozze. Arrivarono con la Jaguar guidata dall'autista del banchiere e accompagnati da Gino Quaratino. Mi sposai il 24 giugno del 1967 a Roma, il giorno prima della gara Paganese-Portici, una delle finali promozioni, e subito dopo la cerimonia mi portarono quasi di peso a Cava de' Tirreni, dove era in ritiro la Paganese. Mia moglie fu ospitata a casa della moglie del compianto Luciano Costanzo. Per la Paganese saltai la prima notte di nozze perchè l'indomani iniziavano le finali al San Paolo. Il 25 giugno affrontammo il Portici, vincemmo due a zero con una doppietta di Sasso e poi superammo anche la Maddalonese e fummo promossi. Il presidente De Pascale e gli altri dirigenti mi regalarono una vacanza di dodici giorni in Costiera Amalfitana e potè iniziare il mio viaggio di nozze".

Riboni in quella prima stagione aveva realizzato 5 reti, più una nel primo turno delle finali, realizzando il rigore della vittoria sulla Maddalonese. Ottenuta la promozione fece parte della prima Paganese in serie D con il tecnico Valese che fu molto importante per la sua evoluzione tattica: "Ero un centrocampista con il vizio del gol - ricorda Riboni nel suo racconto per il libro "Storia e Storie della Paganese 90anni di emozioni " - ma il grande Valese mi trasformò il ruolo, piazzandomi davanti allo stopper. Ero un regista arretrato e sfornavo assist per Sasso e Granozi: dove volevano la palla gliela mettevo". In quel campionato di serie D 1967-'68 Ottavio Riboni realizzò 10 reti. Quattro nelle prime tre gare consecutive, Melfi, Sessana, doppietta su rigore, e Battipagliese, poi un digiuno di 16 gare sino a quella realizzata a Sessa Aurunca nel 1-5 finale. Poi il gol decisivo nel derby con la Turris alla ventiseiesima giornata bissata la domenica successiva ad Ischia nel 2-2 finale. Ad aprile un gol storico per quella stagione datato domenica 21 contro il Matera capolista più il rigore decisivo a cinque dal termine nella vittoria a Policoro.

L'ultima rete a Torre Annunziata contro il Savoia nel 1-2, vice capolista, che regalò l'ultima vittoria stagionale a quella Paganese che si piazza al quarto posto.A proposito di festeggiamenti per l'occasione ho scelto questa foto che risale a 2 luglio 1967, sul prato del S.Paolo, la Paganese festeggia la promozione in serie D: da sinistra si riconoscono Esposito, Riboni il nostro protagonista, il dirigente Cascone, il segretario Gino Quaratino, il presidente De Pascale, il giovane dottore Errico Cesareo, il dirigente Matteo Vuolo, mentre accosciati da destra gli attaccanti Visentin e Sasso, Scoppetta in tuta ufficiale, Palumbo e il massaggiatore Carmando, che diventerà famoso al Napoli di Maradona, che si sta togliendo la maglia. Una foto storica per gli auguri particolari al nostro Ottavio Riboni !

Peppe Nocera
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