LA PAGANESE VISTA DA... NOCERA

LA PAGANESE VISTA DA...NOCERA: MALINCONICAMENTE ULTIMI!

29.10.2017 14:31

Missione compiuta. Un passo alla volta, la discesa in classifica ha raggiunto il gradino più basso. Da ieri sera, dopo il pareggio dell'Andria a Catanzaro, la Paganese, seppur in coabitazione con la formazione pugliese, ha raccolto ciò che è stato seminato nei mesi estivi e in questo disastroso autunno. Un velo di malinconia, in questa domenica mattina, mi accompagna scrivendo questo "de profundis" a ciò che è a me più cara tra le mie passioni. Quel brivido agghiacciante che mi ha percorso la schiena quando Paolucci ci ha infilato, ha certificato che anche la fortuna ci ha abbandonato, dopo la traversa piena colpita da Cesaretti a portiere battuto. Eppure la Paganese era piaciuta: attenta, tonica, aggressiva, capace di imbrigliare e mettere alle corde il Monopoli, seppur senza impensierire particolarmente il portiere pugliese, per gran parte della gara. Sono partite queste che mettono in evidenza il limite di una squadra che, seppur sciorinando una gran prestazione, soccombe contro chi non fa nulla di particolare ma ti punisce al tuo minimo errore, come il Monopoli. La determinazione con cui la squadra era scesa in campo e le caratteristiche del Monopoli, brutta ma cinica, avevano infuso speranza nel poter sfatare fianlmente il tabù del Torre ma così non è stato.

Tutto ciò fa aumentare il rammarico per la costruzione di una squadra che, con qualche competenza maggiore e scelte più azzeccate in sede di mercato, avrebbe potuto, visto lo scadente livello del campionato, far recitare un ruolo più dignitoso alla Paganese. Dopo due mesi di lavoro, il tecnico dice che è preoccupato per gli alti e bassi della squadra, che non conosce più il verbo vincere e desolatamente prosegue nella sua discesa negli inferi della classifica senza che si possa intravedere chi e cosa la possa risollevare. La malinconica del sabato aumenta la domenica nel vedere quella classifica che evidenzia il nome della beneamata guardare tutti dal basso verso l'alto, cosa che non accadeva da tempo. Il dinteresse totale della città è lo specchio della realtà che si vive, una squadra che nel tempo ha perso per strada spettatori e la passione degli stessi, cosa più grave di tutte. La malinconia che mi prende nello scrivere oggi è mitigata solo dalla speranza che chi ha la facoltà di decidere ed operare in società, come ha sempre fatto per il bene della Paganese essendone il primo tifoso, riesca anche stavolta a dare un segnale per iniziare la risalita, quella che si attua quando in tutte le cose si tocca il fondo.

Se si riscontrasse la necessità, dopo attenta valutazione interna ma non penso che ciò avvenga, anche il cambio del tecnico non sorprenderebbe. I numeri alla mano, al di là dell'impegno e la dedizione al lavoro di Favo, parlano di una vittoria, quattro pareggi e cinque sconfitte di cui due casalinghe e nessuna vittoria interna: in altri tempi non avrebbero dato scampo al tecnico napoletano dopo due mesi di lavoro. Almeno ora l'allenatore dovrebbe avere il coraggio di fare scelte drastiche, facendo accomodare in panchina anche gente come Carcione e Baccolo, brutta copia dei calciatori che conoscevamo, per dare più spazio ai vari Ngamba, Bensaja e - perchè no - Buxton, sabato nenache in panchina: gente meno esperta ma che almeno corre in campo. Tanto a questo punto ogni soluzione è lecita visto quello che passa il convento. Se poi Tangorra, tecnico del Monopoli, fa uscire Genchi e inserisce Paolucci evidenzia la differenza di elementi in panchina tra Paganese e Monopoli e qui l'allenatore non può farci nulla. E' una domenica di malinconia e sconforto calcistico per i paganesi, quelli che ancora s'interessano alla casacca azzurra. Mi auspico sia una domenica di riflessione anche per il presidente che, da gran tifoso di questa sua creatura, possa raddrizzare la situazione senza pensare già a gennaio, panacea di tutti i mali della squadra o almeno così sembra. A patto che non si arrivi con grande distacco. Si guardi al momento per cercare di migliorare quello che si ha, considerando che nelle prossime tre sfide, in una settimana, la Paganese affronterà Siracusa e Casertana in trasferta e Catania in casa.

Peppe Nocera
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