IL MOVIOLONE

REGOLARISSIMO IL PAREGGIO DELLA PAGANESE, ECCESSIVO IL ROSSO AD ALCIBIADE. MA LUI E' INGENUO....

05.02.2017 16:12

Una bella Paganese regge solo 45' il confronto con il Catanzaro dei tanti ex che, con il minimo sforzo, si aggiudica lo scontro salvezza, inguaiando, di fatti, la compagine azzurrostellata, che dopo 24 giornate, ed una vittoria che manca da dicembre, vede avvicinarsi l'incubo playout. Ai giovani di Grassadonia mancano le gambe nella seconda frazione, ma c'era da aspettarselo se si considerano i minuti giocati nel corso della stagione prima di accasarsi con gli azzurrostellati. Ad alcuni le gambe, ad altri, è ancora una volta l'ossigeno a mancare (vedi Alcibiade), che per la terza volta in questo campionato lascia i suoi in inferiorità numerica, sebbene a pochi secondi dal fischio finale. Dopo Cosenza e Francavilla, il numero 13 azzurro, al 91' reagisce ad un'entrata scomposta di Sarao (espulso giustamente nell'occasione dal direttore di gara) e si guadagna la doccia anticipata. Probabilmente l'espulsione è esagerata se si considera la reazione che è stata relativamente composta (si è limitato al face to face con l'autore del fallo). Tuttavia non può essere un alibi per chi dovrebbe essere un leader e una guida per i tanti giovani presenti in rosa. 
La gara è stata diretta da Francesco Meraviglia di Pistoia, coadiuvato da Claudio Cantiani di Venosa e Michele Pizzi di Termoli. Bravo quest'ultimo in occasione del gol del momentaneo pareggio della Paganese. Sul passaggio filtrante di Mauri, Bollino è in posizione di offside ma si disinteressa completamente dell'azione, il pallone giunge a Della Corte che è in posizione regolare, mantenuto in gioco da Zanini. Rete assolutamente regolare. Valutazione sontuosa dell'assistente. "Meraviglia" invece la gestione disciplinare del direttore di gara toscano. Insolita l'ammonizione dell'estremo difensore De Lucia, per perdita di tempo dopo 26', quando il risultato era sul pareggio. Spesso si assiste a snervanti perdite di tempo da parte dei portieri che restano impuniti, ma in questo caso, se si considera il risultato in corso e il minuto di gioco, l'ammonizione è eccessiva. Come eccessive sono le ammonizioni che Meraviglia infligge a Zerbo e Giovinco, entrambe per simulazione. Zerbo va a terra dopo un contatto con l'ex Esposito (ammonito nell'occasione per il faccia a faccia con l'esterno azzurro): il contatto c'è, non ci sono gli estremi per il calcio di rigore ma neppure per la simulazione che presuppone la mancanza del contatto fisico. Stesso discorso per Giovinco che si lascia cadere dopo un contatto di gioco con Mauri. Infine dolorosa, ma giusta, l'ammonizione di Pestrin che entra in ritardo a centrocampo. Il capitano azzurro, non sarà presente in quel di Monopoli, campo ostico in cui gli azzurrostellati sono costretti a reagire per evitare il baratro.

Daniele Ferrara
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