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FOCUS - IL BABY GUADAGNI E' UNA RISORSA DA GESTIRE

Otto punti nelle ultime quattro gare e la corsa verso la salvezza ripresa a pieno ritmo. Per la Paganese, dopo un periodo di scarsa vena, sembra essere tornato il sereno con la squadra che ha inanellato una mini serie positiva di risultati fondamentali per far salire a sette lunghezze il margine di vantaggio sulla zona rossa della classifica. Sarebbero diversi i temi da analizzare in questo frangente della stagione ma torniamo all’antico e focalizziamo l’attenzione sul calciatore del momento. Dopo la convincente prestazione con il Catania il solito conciliabolo tra colleghi nel ventre del Torre ha trovato tutti d’accordo. Sotto la nostra lente d’ingrandimento finisce Giuseppe Guadagni, il golden boy del vivaio azzurrostellato che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nello scacchiere tattico di Erra.

Messosi in evidenza a suon di reti, oltre venti, nella formazione Berretti della scorsa stagione, il 18enne di Brusciano ha calamitato l’attenzione del nostro allenatore fin dalle prime fatiche nel ritiro di Gubbio. Il suo destino sembrava essere già scritto con una possibile cessione in prestito in D per farsi le ossa e cominciare a masticare il calcio dei “grandi”. La favola però stavolta ha avuto un epilogo diverso, magari con altri capitoli da aggiungere alla storia di questo “ragazzino terribile” che sogna di sfondare nel mondo del calcio professionistico. Due reti pesanti, nelle vittorie di Caserta e contro il Catania, hanno spazzato via tutti i dubbi di tifosi ed addetti ai lavori. Guadagni ha le carte in regola per scrivere il suo futuro da calciatore professionista. Non è solo il contributo realizzativo a spingerci verso questo tipo di discorso. È pur vero che per un attaccante il miglior biglietto da visita è rappresentato dallo score in area avversaria ma anche dall’apporto fornito nella fase di non possesso che, per una squadra alla ricerca della salvezza come la Paganese, diventa oltremodo determinante.

Non ho visto la gara di Caserta ma ho raccolto pareri univoci sulla prestazione di Guadagni in Terra di Lavoro. Ne ho apprezzato lo spirito di sacrificio dal vivo nelle due sfide casalinghe consecutive contro Catanzaro e Catania. La giovane punta azzurrostellata sa bene cosa fare sul rettangolo verde e non disdegna mai ardore agonistico. Peculiarità che anche il pubblico del Marcello Torre sta cominciando ad apprezzare per questo ragazzo appena diciottenne coccolato da dirigenti, staff tecnico e compagni di squadra. Una sorta di zanzara per i portatori di palla avversari, un pericolo costante quando parte in velocità e mette al centro palloni invitanti per i compagni di squadra. Poi la perla del tris contro il Catania completa un quadro quasi perfetto. Toccherà all’esperto Erra gestire al meglio questo talento che la Paganese si è ritrovata tra le mani e che non deve lasciarsi sfuggire con troppa semplicità.

Ho letto, nella serata della vittoria nel turno infrasettimanale, le dichiarazioni del suo agente che parlava degli interessamenti in ottica futura di club di categoria superiori per Guadagni. In questa fase della sua crescita calcistica diventa molto importante la capacità di Erra di gestirlo a livello mentale, nonché fisico. Alla società poi il compito di ovattarlo senza gravarlo di troppe responsabilità. Allo stesso Guadagni invece il consiglio di restare umile e concentrato, coltivando l’unico sogno a portata di mano……la salvezza della sua Paganese magari condita da qualche altro suo timbro pesante. Il futuro è tutto da scrivere.

Francesco Pepe
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